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al testo di Federico Zucchi
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Elogio della camera oscura
C'è troppa luce al centro troppe telecamere sulle porte delle bocche, come se l'essenza fosse una somma di pupille che ci forma dall'esterno. La direzione artistica delle ombre è stata appaltata ai despoti virali e i proletari della depressione sprofondano impotenti come esausti amanuensi senza chiostro da salvare. C'è troppa luce al centro e i bambini sanno tutto tranne i giochi a cielo aperto e gli adulti stanno all'erta pedinati da qualcuno che non sanno distanziare. Ma il sogno vuole l'ombra la poesia la luce obliqua il desiderio il morso al buio l'infinito le mani scorticate dei pescatori di ritorno all'imbarco mentre albeggia. C'è troppa luce al centro e dovremmo rincasare a cercare presso il cuore arcane vie carovaniere che si accostino alle entrate con la mente riverente. |
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