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Scrivi un commento al testo di Franco Bonvini
I sognatori sulle rive

Sun chi a ciapà un pù d'aria buna
è l'alibi di tutti i sognatori sulle rive
quasi avessero pudore dei pensieri
che nascono sulla pelle sottile dell'acqua.
Sun chi a ciapà un pù d'aria buna
e intanto fumo, sigarette e desideri
guardando verso l'ultimo sole
sole che resta ancora un po'
e che trapassa i rami per far brillar le onde
e indorare il lago
mentre altre cose invece piano svaniscono nell'ombra.
Sun chi a ciapà un pù d'aria buna
ma non sembro nemmeno qui
confuso nell'oro che splende sul lago
ascolto profumi, annuso silenzi
nell'ora muta delle fate.
Sun chi a ciapà un pù d'aria buna
ma tu lo sai che non è così
sulla pelle del lago vedi schiene e seni come onde inarcati al cielo
mani accarezzanti la pelle nuda
il bosco qui attorno è capovolto
capovolte le radici come gambe al cielo.
E proprio mentre guardi quella che hai sognato ieri
quella che pensavi non tornasse più
invece è proprio lì dentro agli occhi
cavalca ancora il suo unicorno e sogna forte i sogni miei
son sogni che conosce bene, e per questo viene.
Poi fruga con le dita tra le cose sue più intime e segrete
tra le mille scatole di meraviglie ancora da venire
per trovarne una che ho già sognato
come una piccola chiave di una botola segreta
dove passa l'unicorno rosso
proprio alle radici della gioia.
Eppure sembro qui solo a prendere un po' d'aria buona.

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