Forse è una prerogativa dei nati al lago quel confine di montagne sempre davanti agli occhi unico sbocco il cielo o l'immaginario oltre la curva. Il mistero dell'infinito così lontano per un bimbo lui ha tutto lì davanti il sole che luccica sull' acqua il vento che increspa la superfice a volte i lampi lo impauriscono e se c'è un infinito è oltre le montagne oltre la curva o su nel cielo. Per lui però lo spazio non finisce alla cornice forse oltre non c'è paura dei lampi o desiderio che torni il sole l'infinito è sempre oltre le montagne. Eppure a quest'età io voglio stare di qua con tutte le paure e i desideri voglio stare di qua voglio andare a pescare sul lago sperando che non piova che poi è solo acqua che mi bagna con una radiolina e magari un libro, perchè no, un topolino nell' attesa che qualcosa abbocchi. Se pioverà ci sarà sempre un portone, un tetto una castellana accogliente per ripararsi e tutte quelle goccie si aggiungeranno al lago che rimarrà un lago solo avrà un pò di pelle d'oca sulla superficie e canterà andando verso il mare. Sì, è qua che voglio stare in questa finitezza infinita a immaginare cosa c'è oltre la cornice.
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