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Nostalgie

 

Quel giorno cantò la voce di Dicembre.

La data fu segnata  con la matita rossa:

usciremo a comprare piante di giacinti.

Ma  la sera strappò dai suoi occhi scuri coltelli,

ed il centro della stanza girò su se stessa,

poi si riempì del lutto infinito della notte.

Stava con i pugni serrati  sospesi sulla paura

del mio petto dal quale cadevano le stelle

mentre dormivano i passeri col capo reclinato.

Corpi senza materia noi due,

ombre  verticali alla finestra,

mentre mi distraeva il vento

picchiando sui vetri  gli orli  delle foglie,

convocando a sé briciole d’amore.

Finché dopo l’una restò il silenzio,

la porta aperta sui campi.

Andò via  con una valigia di cuoio marrone ,

e tutto divenne  più grande, più denso,

troppo arduo da capire.

Le fenditure, le crepe sui muri ferivano la casa

e il sentimento cadde in una ragnatela

come un insetto minuto.

Ora il mio cuore è un muscolo leggero,

una cuna, una  zolla  dove s’inarca una rosa

sullo stelo, spinosa-memoria.

Io siedo a volte sulla soglia e osservo le distanze del cielo.

Ma quando, sorta la bianca luna,

poggiate le mani sul davanzale,

non vedo sul sentiero la sua ombra

accanto alla mia più breve,

il ricordo mi  strappa l’anima a pezzetti.

Mi brucia le radici .

E non c’è stata più la guarigione.

 

 Silvia De Angelis - 04/07/2016 09:01:00 [ leggi altri commenti di Silvia De Angelis » ]

Un dire poetico dai toni intensi e raffinati, per sottolineare stati d’animo cruciali del passato, che hanno segnato indelebili solchi nel profondo...
Lirica molto apprezzata, buon inizio di settimana poetessa,silvia

 Mariolina La Monica - 06/05/2016 19:27:00 [ leggi altri commenti di Mariolina La Monica » ]

In questi versi di pregevolissima fattura e elevato spessore artistico, come sempre sono le opere di Franca Alaimo, ella dimostra tutta la sua grande versatilità di poetessa attenta e sensibile alle esperienze di separazione dell’esistenza. Infatti, a mio avviso, ogni dettaglio di vita riportatavi è totalmente pregno della sua frattura da far pensare ad una esperienza di vita non risolta o risolta solo in apparenza, come ci conferma la stessa poetessa nell’ultimo verso.
Eppure, ben conoscendo l’animo poetico dell’autrice, il suo mi pare un tentativo di simboleggiare e rendere di ognuno il sentimento avvertito nei confronti di questa esperienza dolorosa e personale dello scisma, perché divenga immutabilità emozionale che fermi nel tempo l’istante della vera, grande Poesia. Poesia che è, a sua volta, degna di una così bella persona.

 Nicola Romano - 06/05/2016 08:03:00 [ leggi altri commenti di Nicola Romano » ]

In questi densi versi di Franca intravedo un’accalorata e robusta sintesi di vita, non importa se più o meno dolorosa, ma significativa per quell’intimo bilancio interiore a cui induce qualche particolare segmento del vissuto. Anche se per onestà d’intenti, per l’autrice la guarigione sembra non essere avvenuta, tale guarigione trova la sua risoluzione nella manifestazione della parola poetica che Franca sa realizzare con riconosciuta maestria.

 Franca Alaimo - 05/05/2016 12:30:00 [ leggi altri commenti di Franca Alaimo » ]

Ringrazio tutti i miei lettori, in particolare quelli che hanno lasciato i loro commenti(Amina, Chris, Loredana e gli altri). I coommenti svelano allo stesso tempo temi ed emozioni di questo mio testo e il punto di vista dei commentatori. Rivolgo un grazie speciale a Nando, che non solo, da questa poesia ha tratto ispirazione per la scrittura di un’altra sua poesia (che mi ha dedicato), ma ha voluto anche lasciare un suo commento, dal quale dedisero partire per dire che tutte le le poesie sono in qualche modo autobiografiche ed allo stesso tempo non lo sono. Per esempio, in questi mie versi, si sommano due esperienze d’abbandono: una risalente all’infanzia, un’altra a pochi anni fa. In questo senso il testo diventa un modo di emblematizzare il trauma dell’abbandono, in genere, che tutti, credo, abbiamo subito. Per questo motivo il poeta desidera solo il giudizio estetico; vuole sapere, cioé, se sia riuscito a rendere universale un sentimento privato. Mi sembra, in sintesi, che questo abbia voluto suggerire Nando. Sono grata a tutti voi per l’attenzione, la sensibilità con cui mi seguite. Anche io vi seguo affettuosamente anche se non sempre lascio un commento.

 Nando - 05/05/2016 06:08:00 [ leggi altri commenti di Nando » ]

Ora della bellezza di questa poesia e della tua poetica generalmente manifesta, hanno già detto e bene e meglio di qualunque cosa potrò dire io; eppure da semplice lettore, un minimo ritorno, oltre il doveroso ringraziarti per essermi stata musa, vorrei donarlo a te, mia amata maestra e ai tuoi lettori.
La ricerca precisa, mai improvvisata, dei vocaboli costitutivi dei versi, creano o amplificano lo scarto tra la parola detta ed il suo referente esistenziale, un delta che amplifica la trama del vissuto che rimane visibile in filigrana e inesauribile narrazione di sé, contenendo nella poesia stessa, un tempo doloroso divenuto atemporalità emozionale, che scolpisce un’eternità espressiva nel testo, tale da renderla - la poesia - una pagina sempre nuova, cui il lettore mai si stancherà di tornarvi in lettura e assimilazione.
Grazie, Franca, anche per il tutto, cui di riferisce Fiammetta (e grazie di aver apprezzato il mio piccolo dono in versi).

 Loredana Savelli - 04/05/2016 15:43:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Che bella poesia, tanto quanto amara. Si avverte grande autenticità ed è questo, insieme alla sublimazione del dolore nel ricordo poetico, che infine dona consolazione. A volte nella vita bisogna soltanto saper "prendere atto".

 Anna Maria Bonfiglio - 04/05/2016 11:02:00 [ leggi altri commenti di Anna Maria Bonfiglio » ]

Cara Franca, testo di sublime liricità, mi ha fatto rivivere atmosfere lorchiane. Che dirti che già non abbia espresso sulla tua poesia e sulla tua poetica. Sei una delle voci più autentiche nel panaorama poetico attuale. Ti mando un bacio

anna maria

 Cristina Bizzarri - 04/05/2016 10:06:00 [ leggi altri commenti di Cristina Bizzarri » ]

Ogni immagine si apre ai sensi, è simbolo che indica senza bisogno di dire. E si rimane lì, circondati dal denso odore di una notte, immersi nel dolore e nella nostalgia che lasciano stupiti di tanta passata e per sempre fuggita bellezza. E quella valigia di cuoio ha qualcosa di divino, del divino che ci ha sfiorati per un attimo, per poi fuggire altrove.
Una poesia che meraviglia e cattura per il suo magnetismo.

 Franca Colozzo - 03/05/2016 21:31:00 [ leggi altri commenti di Franca Colozzo » ]

La poesia, questa in particolare, è uno strumento catartico per dare al tuo dolore una qualche sembianza in grado di alleviarne la morsa. Un dolore senza fine, com’è senza fine l’amore che attraverso di esso trapela. E’la molla che ti sostiene e ti spinge ad andare avanti con la passione stessa del tuo amore che vivrà per sempre in te e attraverso gli oggetti e le manifestazioni della natura che vi univano nella vostra vita passata.

 Amina Narimi - 03/05/2016 10:19:00 [ leggi altri commenti di Amina Narimi » ]

Entro qui, nel chiaro del bosco, in punta di piedi,
per lasciare un bacio invisibile sulle linee della tua mano,
là dove la piaga è luminosa, dove si inarca la rosa ed ogni spina
fin dove sento avvolgere e contrarre il tuo respiro svolgere e dilatare il tuo dolore mentre si fa mio

 Fiammetta Lucattini - 03/05/2016 09:53:00 [ leggi altri commenti di Fiammetta Lucattini » ]

Tu possiedi gli strumenti per commentare e correggere.
Di questo ti sono grata, ma soprattutto ti ringrazio, non solo per questi versi di pregevole fattura, ma per l’ispirazione forte e dolorosa che li sostiene.

 Laura Turra - 03/05/2016 09:16:00 [ leggi altri commenti di Laura Turra » ]

Una poesia di elevata caratura. Il racconto di un fatto doloroso per chi scrive, rivela anche una misura e una propria grazia interiore nel porgerlo a chi legge. Franca, ti sono grata per questa tua presenza poetica in questo sito. Un saluto affettuoso

 Klara Rubino - 03/05/2016 08:46:00 [ leggi altri commenti di Klara Rubino » ]

Con delle splendide pennellate descrittive di suoni e dettagli trasporta al centro della scena e, con naturalezza, nel trascorrere di una giornata e della vita, protagonista costante è il sentire più autentico.
Dedico a questo tuo dono una delle canzoncine mie preferite che trovo in sintonia con le sensazioni che ho provato leggendo la tua poesia.
https://m.youtube.com/watch?v=_qSc9zoyNRU

 Maria Musik - 03/05/2016 07:08:00 [ leggi altri commenti di Maria Musik » ]

Dio, Franca... è talmente bella e rorida di dolore che non si può che contemplarla. Ogni parola in più potrebbe tirarne un filo e sarebbe un sacrilegio.

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