quando di notte come sempre batte
il nome e incontra le sillabe rotonde del mare
allora si intravede nel buio il fuoco futile
del gioco dei rimandi. sarà quello che dici
o il come che mi chiedo se la baia esista e dove poggi le braccia, le lunghe braccia
di luci tremanti, come me. dove sei? in quali fondali anneghi i tuoi silenzi, amore d'acqua, amore di parola?
ragazzo che viaggi sull'onda dei versi col sorriso sfrontato del filibustiere, dove sei? qui l'assenza è colpa e pena.
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Luciana Riommi Baldaccini
- 03/08/2013 09:36:00
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Credo di avertelo già detto che mi piace molto la tua scrittura... Ciao!
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Nando
- 01/08/2013 11:17:00
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Sì, davvero bella. Mi ha evocato nella costruzione dei versi (ma sono impreparato, è solo un’intuizione,forse errata) alcuni grandi poeti del Novecento.
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Franca Figliolini
- 01/08/2013 07:58:00
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loredana, leonora, cristina: grazie moltissime per le vostre parole. ferdinando, è un regalo straordinario, come tutti i tuoi, ragazzo sfrontato. un bacio da franca
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Cristina Bizzarri
- 31/07/2013 14:03:00
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scusa: era "tu" e "con le tue". approfitto per aggiungere: "amore d’acqua amore di parola": che liquida vastità! si perde in avanti e indietro.
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Cristina Bizzarri
- 31/07/2013 13:56:00
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Da un incipit che colpisce per la sua armonia dal passo classico superbamente bello e puro, da questo punto si sviluppa il "vagheggiare". Si aprono i pensieri e spaziano. E tu sei ti ma anche la baia illuminata le cui braccia si confondono alle tue. E ti interroghi, e pensi a qualcuno che è lontano. E il desiderare, il ricordare, forse è più bello del vivere, chissà... Bellissima. Touchée!!!
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mareaperto
- 31/07/2013 12:02:00
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Cante jondo
Vedi ragazza che sali sul carro la ruota cigola se la stella sale e sei una col cappello di paglia sei più del grano che il carro può portare segui l’asse che congiunge alla stella la stella senza faccia alla faccia che ha perso patisci con me la distanza eppure tu canti e il carro che cigola ha l’asse malato e il cavallo, il cavallo è solo un soldato urlante per la ferita nel fianco.
Vedi ragazza, quelle che passano senza il cappello di paglia, il sole il sole converte i capelli in sudario e il cuore che cigola è un cavallo un cavallo bendato ma non è ferito è solo un soldato già fucilato.
Già fucilato! Vedi ragazza, amanti e soldati portano il cuore a farsi sparare: grazie al tuo canto hanno un riparo.
(reload per te, e per te sola, amica mia, meravigliosa amica)
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Leonora Lusin
- 31/07/2013 11:04:00
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Di grande fascino e musicalità.
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Loredana Savelli
- 31/07/2013 09:38:00
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A segno pure questa, quando leggo le tue poesie avverto una radicale adesione tra te e la scrittura e anche tra la tua scrittura e il mio modo di sentire.
Un caro e ammirato saluto.
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