Gli anni della primissima giovinezza e dell'infanzia sono senza alcun dubbio i migliori per leggere, giacché in nessun altro periodo della nostra vita l'immaginazione e il sentire sono altrettanto vivi, floridi e potenti come quando siamo bambini. Durante l'infanzia ogni libro che leggiamo è così immensamente palpitante e così gravido di colori ed illusioni, e noi così emotivamente coinvolti nelle vicende del racconto, da arrivare a piangere e gioire di queste come fossero sinceramente nostre, cosicché non possiamo non rimpiangere quelle gioie amaramente oggi, e non guardarle, afflitti, come si guardano delle fioche luci ormai lontanissime ed irraggiungibili.
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