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(e)levarsi [mica poesia]

 

Togliermi di dosso togliermi di torno da me

togliermi da me levarmi da me elevarmi verso il basso

verso i piedi che toccano tastano leccano il terreno 

la lingua dei miei piedi io parlo coi piedi no 

io parlo co' la testa voglio scendere da me

levarmi dal trono ammazzarmi il re 

 

c'era una volta un re diranno i suoi piccoli lettori

no c'era una volta un pezzo di legno

e il legno va a bruciarsi Pinocchio c'ha i piedi bruciati

se l'è mangiati il gatto espulso dalle cosce del fuoco

ha miagolato il burattino per avere del cibo ha mentito

Pinocchio non dev'andare a scuola

 

paura per lo strutturarsi il formarsi di quest'identità

per darsi un volto un io una struttura

permanente restando fisso immutabile statico nel vento

al mio volto piace tanto il vento volante negl'occhi nel naso l'aspira

buttando poi fuor di bocca situata vicino la testa da cui

scenderò

 

m'eleverò verso i piedi 

 

mi leverò di dosso finalmente questo francesco quest'io questo nome

com'il matto diverrò piede portier'e porta

sarò il guardiano di me senz'avere null'a che fare co' me

stando fuori di me

 

mi leverò. 

 

 Francesco Battaglia - 23/09/2019 15:27:00 [ leggi altri commenti di Francesco Battaglia » ]

Grazie, Fabrizio.
Molto apprezzate le tue parole.

 Fabrizio Giulietti - 20/09/2019 11:24:00 [ leggi altri commenti di Fabrizio Giulietti » ]

ego-dissoluzioni e ricerca di autentiche identità, in un’irruzione introspettiva espressa con grinta e singolarità… molto apprezzata...

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