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al testo di Francesco Gambini
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Pallidi i contorni dei morsi scampati dormendo le giacche sulle sedie blindano le speranze. Si incastrano le paure nelle fessure dei sogni sudano le urla nelle gole gonfie e aride. Gli sguardi dei matti scavalcano gli imbarazzi gli abbracci dei matti sfidano la gravità. Sensi di colpa impollinano le coscienze orchestre di dubbi incombono nei teatri abusivi. Rincorse affamate ad infanzie felici distorte dai fondi dei bicchieri invadenti. Distratto mi alzo modificando entropia portando con me ansia e gloria, appena fuori dal bar. |
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