LaRecherche.it
Scrivi un commento
al testo di Francesco La Rocca
|
||||||||
Salve mi presento, io sono un numero. Non so esattamente quando sono nato, anzi a dirla tutta non credo di essere mai nato. Sono una semplice astrazione nata da quella che chiamano mente. Però una cosa di cui sono certo è che sono abbastanza vecchio, ma non so esattamente quanto. Mi chiamano numero, questa è una delle poche certezze di cui dispongo; per la verità so anche di essere naturale dopo il 27 e prima del 29, insieme a pochi eletti sono anche perfetto, perchè la somma dei miei divisori è uguale a me stesso, ma non chiedete cosa ci sia di tanto perfetto in questo, non saprei rispondere. Sono stato e vengo utilizzato per tante cose nella mia esistenza, A volte sono le più banali, altre volte per robe davvero importanti, ma il fatto è che da sempre sono annoiato. Non posso cambiare mai, sono sempre uguale, perchè quando tento di farlo mi trasformo in altre cose, altri numeri e non sono più io. Devo stare sempre in questo limbo ad aspettare che qualcuno mi pensi o mi prenda in considerazione per dargli un aiuto, ma subito dopo mi ributtano qui; non hanno proprio modi. Certi numeri invece, godono di piccoli momenti di gloria, quando riescono a spuntar fuori su qualche formula che diventa importante e famosa, immortalandoli per sempre. Alcuni di noi si sentono proprio considerati in questo, senza capire però che è il loro insieme ad essere ricordato. Che importanza potrebbe mai avere un semplice coefficiente rispetto a tutto il resto? E comunque a parte tutto, io non ho mai avuto grandi ambizioni, ma ho qualche momento che mi piace definire magico. Come quando entro nella testa di un ragazzo per giorni e giorni, soltanto perché sono il numero del portone della ragazza di cui si è perdutamente innamorato. Allora li sono pronto a suggere emozioni. E' questo ciò che faccio, perchè ho dimenticato di dirvi la cosa più importante: io sono annoiato perchè non posso amare, non posso soffrire. Io esisto soltanto. Io sono un numero. Il 28. |
|