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28 Ventotto


Salve mi presento, io sono un numero.
Non so esattamente quando sono nato, anzi a dirla tutta non credo di essere mai nato.
Sono una semplice astrazione nata da quella che chiamano mente.
Però una cosa di cui sono certo è che sono abbastanza vecchio, ma non so esattamente quanto.
Mi chiamano numero, questa è una delle poche certezze di cui dispongo;
per la verità so anche di essere naturale dopo il 27 e prima del 29, insieme a pochi eletti sono anche perfetto, perchè la somma dei miei divisori è uguale a me stesso, ma non chiedete cosa ci sia di tanto perfetto in questo, non saprei rispondere.
Sono stato e vengo utilizzato per tante cose nella mia esistenza, A volte sono le più banali, altre volte per robe davvero importanti, ma il fatto è che da sempre sono annoiato.
Non posso cambiare mai, sono sempre uguale, perchè quando tento di farlo mi trasformo in altre cose, altri numeri e non sono più io. Devo stare sempre in questo limbo ad aspettare che qualcuno mi pensi o mi prenda in considerazione per dargli un aiuto, ma subito dopo mi ributtano qui; non hanno proprio modi.
Certi numeri invece, godono di piccoli momenti di gloria, quando riescono a spuntar fuori su qualche formula che diventa importante e famosa, immortalandoli per sempre.
Alcuni di noi si sentono proprio considerati in questo, senza capire però che è il loro insieme ad essere ricordato. Che importanza potrebbe mai avere un semplice coefficiente rispetto a tutto il resto?
E comunque a parte tutto, io non ho mai avuto grandi ambizioni, ma ho qualche momento che mi piace definire magico. Come quando entro nella testa di un ragazzo per giorni e giorni, soltanto perché sono il numero del portone della ragazza di cui si è perdutamente innamorato. Allora li sono pronto a suggere emozioni. E' questo ciò che faccio, perchè ho dimenticato di dirvi la cosa più importante: io sono annoiato perchè non posso amare, non posso soffrire. Io esisto soltanto. Io sono un numero. Il 28.

 Francesco La Rocca - 25/01/2012 19:57:00 [ leggi altri commenti di Francesco La Rocca » ]

Signora Maria apprezzo l’interessamento che ha dedicato al testo. Sono contento di aver azzeccato il numero e perdoni la mia ignoranza se non conoscevo la storia magica legata allo stesso. E’ comunque molto più banale ahimè la scelta del 28. L’ispirazione arriva grazie ad un caro amico che dopo la fine di una lunga storia d’amore da questo numero era ossessionato, un numero ricorrente nella sua triste storia, che perseguitava i suoi occhi anche dopo. Beh una sera parlando gli dissi di tirarsi un pò su e di immaginare che quel numero viveva una situazione peggiore della sua, dato che inseguiva le sue emozioni (in quel caso la sua sofferenza) pur di sentirsi vivo. Lui al contrario vivo lo è per davvero, quindi bisogna ritenersi fortunati anche quando si soffre.

 Francesco La Rocca - 25/01/2012 19:49:00 [ leggi altri commenti di Francesco La Rocca » ]

Un grazie al signor Perrino per l’"interessante", aggettivo per il mio modesto parere tra i migliori. Ho dato un’occhiata al suo profilo notando una spiccata vena poetica che la rende ancora più tale per via della sua professione. La fisica credo che sia molto correlata al pensiero che nasce dentro di noi e si trasforma in formule o parole. Più che interessante.

 Roberto Perrino - 24/01/2012 11:46:00 [ leggi altri commenti di Roberto Perrino » ]

Molto interessante

 Maria Musik - 24/01/2012 10:36:00 [ leggi altri commenti di Maria Musik » ]

Mi piace il 28. Un po’ scarso in autostima ma molto più gradevole del puntuto 27 che non è più giorno di paga e del 29, numero bisesto/funesto. Questo 28, poi, fa anche simpatia perchè non sa amare ma è capace di vivere il suo momento magico perchè è nella mente di un innamorato. A proposito di magia... il 28, in fisica nucleare, è un numero magico!

 Francesco La Rocca - 02/11/2011 01:45:00 [ leggi altri commenti di Francesco La Rocca » ]

Grazie!

 Roberto Maggiani - 28/10/2011 18:37:00 [ leggi altri commenti di Roberto Maggiani » ]

Bello.

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