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al testo di Gabriele Pistolozzi
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piano piano
mi hai portato nel disordine di una stanza come forse era la tua. Non so se capirti sempre di più o interrogarmi sulle mie resistenze nel confronto con le tue. Strano questo parallelo ad oggi di noi due... Tu che ti protrai nel tempo senza essenza ed evolvi solo nei pensieri, io che qui mi protaggo nella vita terrena e lascio tutte tracce ancora tangibili. Ho perso l'importanza attribuita ai nuovi volti che si affacciano alla mia conoscenza Ho perso la voglia di altre empatie dal giorno del tuo saluto solo la forza di ciò che hai fermato spezzerà la catena di questo mio cambiamento d'animo. Nella meraviglia del mondo riscoperto dagli occhi della mia piccola nuova parente in arrivo |
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