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Un uccello che si spollina sorride pizzicandosi la veste delle piume ripete quel gorgheggio, forma un verso (la) sublime Poesia nel margine sospeso.
Ed è Natura accordata nelle note mi smuove tra la zolla a fior di cuore diramando pio-pii di mattine in ore. Sradica dolcezza lieve, sofferenza la Madre che mi teme, ascolta …trema. Un figlio con le ali, la strana, Sua sorella che cinge al nido avito un nastro rosa.
E al canto irrequieto, solleva il suo cappello protegge, ingarza al ramo e poi va via. Garbo@fratelli
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GarboFania
- 15/05/2018 20:15:00
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Grazie a tutti e grazie dei consigli
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Edi Davoli
- 01/05/2018 11:26:00
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Eccentrica, bravissima!
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cristina bizzarri
- 30/04/2018 19:46:00
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Creativa, geniale, ridente (irridente?) e selvaggiamente colta, la tua poesia. PoeCulTura e PoeNaTura, è il caso di dirlo. :-) Bravo à la francaise! (Non ho qui la cédille)
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Laura Turra
- 29/04/2018 09:05:00
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“(la) / sublime Poesia nel margine sospeso” ... ci porti tutti lì... un caro saluto
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Ferdinando Giordano
- 29/04/2018 08:57:00
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Quel "pio-pii" è fantastico! Perché soffocarlo con "avito"? La tua lingua ha coraggio, non voltarla indietro. Grazie, sempre.
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Amina Narimi
- 28/04/2018 18:42:00
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sei proprio magika tu...
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Giovanni Rossato
- 27/04/2018 22:06:00
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Per caso ho dato un’occhiata alle tue poesie e devo farti i miei complimenti, lo stile mi piace, ma soprattutto c’è passione, vita. Si, soprattutto si respira vita, anche quando parli della morte non posso che dirti brava e ti risparmio il continua così, sei tipo che non ha bisogno di incoraggiamenti.
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