Forse un mattino andando in un'aria di vetro arida,rivolgendomi,vedrò compirsi il miracolo: il nulla alle mie spalle,il vuoto dietro di me,con un terrore di ubriaco. Poi come s'uno schermo,s'accamperanno di gitto alberi case colli per l'inganno consueto; ma sarà troppo tardi; ed io me n'andrò zitto tra gli uomini che non si voltano,col mio segreto.
( 1925 )
P.S.: Ho creduto bene riproporre all'attenzione di ogni scrittore questo testo di POESIA UNIVERSALE, una "perla" di valore assoluto.
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