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al testo di Gianfranco Calvi
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...e dal comò (!)
25/03/2009 Dal comò ed oltre. Luce di traverso sforma disegni intessuti in ombre colorate sul muro (lampada). Luce sui profili tondi segue l’opaca materia per definir l’oggetto (bottiglia e bicchiere). Io esausta per l'immutato silenzio logorante (Noia!). Mi sento una ragazza completamente svuotata... sono comparsa nella teatralità della vita, direi alquanto imbarazzante e oltremodo imprudente! (disperazione) La parte che mi compete? Chi mi ha fregato il ruolo da protagonista? Apparente inerzia di voraci pensieri domina l’entropico evento di una nemesi mai al divenire, riluttante ad essere di rilucente bellezza(Pietà) Sono gli avanzi di un "pasto carnale". Sono la vostra signora (mignotta). Ho saziato i soli istinti bestiali divorando la bava di quei demoni bastardi (uomini) che per contro mi hanno divorato l’anima. SI è così! Figura egoiste desiderose, affamate l’uno sull’altra. Ora comprendo di avere perso la strada di avere smarrito me stessa, ora sono solo un frammento di ciò che ero (introspezione). |
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