LaRecherche.it
Scrivi un commento
al testo di Ferdinando Giordano
|
||||
La carezza va sul corpo da uno sguardo. E' uno snodo dei muscoli a tempo debito – come quelle ginocchia che assediano, più che la schiena, le feritoie.
Si raccontano ladre come gazze le dita. Accettano anch'esse le regole del gioco: amare è accedere al lucernaio degli occhi per possedere un’altra altezza: amare è liberare i piedi dai pioli. Cederebbero se non altrimenti retti con labbra grandi; nella sua immensa gola la lingua stretta saliva franca.
Ora, sulla schiena: rifinita nelle spalle, lenta, stesa, svela attrazioni in serie.
|
|