LaRecherche.it
Scrivi un commento
al testo di Ferdinando Giordano
|
||||
Parliamo della bellezza che fiorisce intrepida e solenne facendo tesoro dell’ingiuria dell’inverno. Franca Figliolini - Hanami
Le influenze vengono adontate eppure diffondono orecchie che si espongono da capo. Perché non ci sentiamo? C’è un dolore che non si può lavare tra i neuroni; e paura che ci appaia. Anche se ti tuffi a capofitto nel groviglio, non li scrosti più di tarlo. La memoria è uno smalto o pure tartaro, per entrambi non c’è diluente che faccia in tempo a cancellare i tronchi depredati. Che tu abbia o meno il cuore abraso, fibrilli da susino a marzo e infiori i santi tali del tuo calendario. Usi, allora, il passaggio dei condotti che lasciano tracce sollevati in virtù di quella vecchia arte acquisita respirando, nel labbrosario che cura la parola selvaggia - perché è chiaro che apre il dialogo al buio più che i soli orientati.
|
|