LaRecherche.it

« indietro :: torna al testo senza commentare

Scrivi un commento al testo di Giorgio Mancinelli
Bla, bla, bla … Vincitori e vincitori, nessun perdente

Bla, bla, bla … vincitori e vincitori, nessun perdente.

(Speciale elezioni 2019)

Vincitori e vincitori, chi più o chi meno, tutti hanno vinto, nel senso che chi ha stravinto è perché ha preso più voti; chi ha semplicemente vinto, non è perché ha preso meno voti, bensì perché ha sperperato i voti che erano suoi, facendo promesse in campagna elettorare che sapeva di non poter mantenere.

C’è poi chi non ha vinto, ma che non ha neppure perso (vaglielo a dire non lo ammetterà mai), poiché nessuno di quei Signori che occupano le poltrone del Parlamento perdono davvero qualcosa, semmai pensassero alla loro ‘reputazione’, ma di quella non gliene può fregare di meno.

Chi invece può dire veramente di aver perso Tempo e Denaro, siamo tutti noi che ce li abbiamo messi, ma come loro mai e poi mai lo ammetteremmo a noi stessi; e non certo per la loro stessa ragione, ma perché noi conosciamo la ‘vergogna’. Infatti siamo capaci di cambiare casacca (leggi partito) subito dopo le elezioni, allorché il nostro referente non rientri tra quelli vincenti o che hanno stravinto.

È quanto mai vero che all’occorrenza , siamo subito prenderci le nostre responsabilità (quando mai?), e facciamo esattamente come fece Pinocchietto, ve lo ricordate? Come no! È una storiella / conta in uso dei bambini, quando si voleva mettere alla berlina qualche compagno un poco ‘farfallone’ (per dire bugiardello).

Beh, se proprio non la conoscete, allora ve la racconto io:

“Pinocchietto alla stazione prende il treno e se ne va, prende l’ultimo vagone per non farsi canzonar”. Ovviamente ogni riferimento è puramente casuale (mica tanto). Tuttavia il problema resta, così come resta (nel senso di rimane) ognuno di quelli che se ne dovrebbero andare. Non certo perché hanno perso, anzi perché pur avendo preso meno voti, hanno vinto lo stesso.

Quelli che restano invece con un pugno di mosche in mano siamo tutti noi che dopo tante chiacchiere al vento, tante promesse impossibili affogate in un fiume di bugie, una indescrivibile arroganza puramente nazionale e tanta strafottenza internazionale, avevamo sperato che qualcosa alla fin fine cambiasse davvero. Macché, non ci rimane che sperare che almeno i nostri figli ‘emigrino’ andando in cerca di una società migliore.
E comunque, malgrado loro, saranno etichettati come ‘arroganti’, ‘imprevedibili bugiardi’, ‘insostenibili chiacchieroni’, ‘irriguardevoli improvvidi ’, ‘sconsiderevoli cialtroni’, sconvenienti pensatori di “io speriamo che me la cavo” e quant’altro.

E noi, noi mi chiedo, che restiamo a fare qui? Non ci rimane che una sola via di fuga verso quei paesi dove (sembra) ci aspettano per accoglierci a braccia aperte (ma quando mai?), e mandarli tutti quanti, senza escludere alcuno …

letteralmente a cagare.

Nessun commento

- Se sei un utente registrato il tuo commento sarà subito visibile, basta che tu lo scriva dopo esserti autenticato.
- Se sei un utente non registrato il tuo commento non andrà direttamente in pubblicazione ma passerà da una convalida della Redazione.
Quando avrai inviato il commento, riceverai una e-mail all'indirizzo che hai inserito nell'apposito campo sottostante contenente un collegamento (link) cliccando sul quale covaliderai il tuo commento che sarà pertanto letto dalla Redazione e messo in pubblicazione solo se ritenuto pertinente, a insindacabile decisione della Redazione; potranno passare alcuni giorni dalla eventuale pubblicazione. Se il commento verrà pubblicato, allora sarà inviato un avviso di pubblicazione all'e-mail del commentatore.

Il modo più veloce per commentare è quello di registrarsi e autenticarsi.
Se ti autentichi il nominativo e la posta elettronica vengono inseriti in automatico.

Nominativo (obbligatorio):


Posta elettronica (obbligatoria):

DA LEGGERE PRIMA DELL'INVIO DI UN COMMENTO
Nessun utente può gestire i commenti pubblicati, solo LaRecherche.it può farlo.
La rimozione di un commento da parte di LaRecherche.it non equivale alla cancellazione dello stesso, il commento, in prima istanza, verrà tolto dalla pubblicazione e sarà cancellato soltanto se non costituirà possibile prova del venir meno al Regolamento, in ogni caso la sua cancellazione definitiva o meno è a discrezione di LaRecherche.it.
Ogni commento ritenuto offensivo e, in ogni caso, lesivo della dignità dell'autore del testo commentato, a insindacabile giudizio de LaRecherche.it, sarà tolto dalla pubblicazione, senza l'obbligo di questa di darne comunicazione al commentatore. Gli autori possono richiedere che un commento venga rimosso, ma tale richiesta non implica la rimozione del commento, il quale potrà essere anche negativo ma non dovrà entrare nella sfera privata della vita dell'autore, commenti che usano parolacce in modo offensivo saranno tolti dalla pubblicazione. Il Moderatore de LaRecehrche.it controlla i commenti, ma essendo molti qualcuno può sfuggire, si richiede pertanto la collaborazione di tutti per una eventuale segnalazione (moderatore@larecherche.it).

I tuoi dati saranno trattati solo per gestire la pubblicazione del commento. Per maggiori informazioni leggi l’Informativa privacy. Inviando il commento dichiaro di acconsentire all'Informativa privacy sul trattamento dei dati personali:

Acconsento Non acconsento

Sito web ottimizzato a 800 x 600 pixel - webmaster e fotografie (Varie): Roberto Maggiani
Associazione culturale LaRecherche.it © 2007-2025 :: C.F. 97713520589
Mappa dei servizi | Regolamento | Privacy Policy | Cookie Policy | Donazioni