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al testo di Giuseppina Iannello
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Nella ricorrenza della scomparsa del mio papà.
Padre, finché hai potuto tu mi hai accompagnato per i sentieri impervi della vita, per le strade del mondo, Tu, che in giovinezza, non eri andato oltre Roma. Io ero sempre per Te la tua bambina. Nei momenti cruciali, la tua mano sempre ho sentito stringere la mia; Tu la stringevi per darmi vigore, affinché non avessi più paura... O papà caro, quante delusioni la tua fragile vita ha annoverato! Oggi, Tu sei malato; i tuoi occhi stanchi si interrogano su molte cose. Papà, ti chiedo perdono per i momenti in cui non ti ho capito, per quelle gioie che avrei tanto voluto... Non dimenticherò mai, gli immensi sacrifici, sostenuti per noi. |
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