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al testo di Glauco Ballantini
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Le due e trenta di notte: esco dalla cucina. Il fresco mi entra nei vestiti pieni dei suoi sapori intensi. Io, come i grandi chef penta stellati, ho preparato il trogolo per i porci mannari, il popolo che sfugge alla confusione della città per accodarsi in auto e accalcarsi per un posto nei ristoranti della vacanza. Domenica e Ferragosto avremo due giorni per dare via tutte le croste accumulate in un anno nei congelatori, tanto mangiano tutto, servito con la pala! Come a Pasqua e a Natale sembra che tutti vivano per ingozzarsi, ed io, vecchio cuoco che sono stato in giro per il mondo, mi schifo del mio mestiere!
Centodieci confessorio |
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