Roberto è chiamato da diversi conoscenti per comprendere il modo in cui votare alle primarie facendosi pagare da qualche gentil nobile (non di animo si intende). Egli cammina sempre solo quando ha l’ansia che gli preme sulla docile buon anima. Incontra uno di essi che gli inizia a parlare di un certo Berruti GianDomenico, uomo politico dalla nascita, ma nobile (non di animo si intende) da pochi giorni. L’uomo in questione è disposto a donare un giusto premio a colui che spinga verso la sua causa. Roberto non se lo fa ripetere due volte, è già pronto con la penna della madre per votare il nobile (non di animo si intende) Berruti.
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