guarda come ora pende il tempo da una radura inginocchiata sasso nell’ombra s’inazzurra fonda corrente invertebrale tra muri chiuso il bianco d’anni arati in sangue, fiabe ossute si scuotono, no, panni stesi a cui il nome diamo d’un vento con labbra assorte sussurrato
Interessante la tua poesia, densa di suggestioni che accosti vertiginosamente e che io che sono lenta vorrei piu... facili per me! Si percepisce che sei artista anche dallimmagine di te, che nel mio deposito di immaginl mi conduce a Ofelia. Bellissima. Complimenti. A rileggerti.