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al testo di guido iannone
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di me vissuta
di te vissuto anch’io in primavere ansiose cresciute coralline tra le mani e poi strappate al tempo odoravi di vita da sognare tanto eri bella allora invaghivi gli specchi come amanti quando vestivi notti di colori ed ora che ti sono inciampato per caso al capezzale - tra muri freddi al giallo paglierino morfina sottolingua e vene sparse a far pulsare il cuore fibrillato – mi fissi: un buco nero le tue pupille grandi contorno smeraldino in cui affondare ancora quanto travaso a lampo di distanze di voli arcobaleno sulle cose ha radici profonde questa assenza questo vuoto incrostato nella mente. |
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