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al testo di Giovanni Rossato
Mi piego verso la terra
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Mi piego verso la terra Mi piego verso la terra finché mi riesce animo da contadino, accarezzano le spighe le punte delle mie dita saranno grano, farina, pane; mentre io, fatica, sarò carburante per l’eternità, ora che sento, ora che sento col cuore quanto mi parla non ho speranza di capire non io.
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Rosa Maria Cantatore
- 29/06/2019 11:20:00
[ leggi altri commenti di Rosa Maria Cantatore » ]
noi tutti dovremmo piegarci verso la terra a renderle quellonore, che le è dovuto.
Tu lhai fatto, con questi versi, nei quali vibra un desiderio immenso: senza nome.
O forse, troppi- che urgono sulle labbra, nel cuore.
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Sara Cristofori
- 28/06/2019 18:48:00
[ leggi altri commenti di Sara Cristofori » ]
si arriva ad ascoltare il cuore troppo spesso solo quando è ormai tardi... molto bella
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Salvatore Pizzo
- 28/06/2019 18:10:00
[ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]
Una chiusa che mi riempie di interrogativi, mio caro Giovanni: davvero il sentire il cuore parlarci ci riuscirà incomprensibile, quando avremo la sensibilità di comprendere che ci sta parlando? Eppure sono così belli questi tuoi versi. Li sento così intensi, forti di quelle emozioni che, solo il contatto con la natura, è in grado di comunicarci...Ma, forse, quel"non ho speranza di capire", andrebbe interpretato come"esser giunti tardivamente", alla consapevolezza di come la carezza alle spighe sia un gesto che molto dice di noi, del nostro essere natura ed umani allo stesso tempo. Complimenti ciao
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