Il tempo ormai, zeppo di occasioni si è fatto sera fra coscienza e consapevolezza lo iato di un’eternità dove il possibile è tutto e non abita da nessuna parte è necessario restare soli aspettare che parli, che qualcuno parli a me come abitare in una casa sul baratro della disperazione la solitudine delle profondità impossibilità di una vita qualunque ci nega.
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Giovanni Rossato
- 16/01/2021 09:21:00
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X Vincenzo Mi piace quello che hai scritto, in particolare la citazione di Bertolucci e l’accostamento con i tuoi versi. Grazie.
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Giovanni Rossato
- 16/01/2021 09:19:00
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X Rosa Maria Sono muri di impossibile ma potrebbero anche sgretolarsi, vediamo. Grazie del tuo passaggio.
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Vincenzo Corsaro
- 15/01/2021 14:31:00
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Mi permetto di mettere la parte finale di una mia poesia perché calza a pennello "La sera, all’ombra della mia solitudine, quando le ali della notte scendono sul mondo, ascolto il mio cuore, e piango e muoio." È proprio la sera che si avverte il peso della solitudine, quando le "distrazioni" del giorno non ci sono più e si resta soli con sé stessi, senza nessuno che stringa la nostra mano. Concludo con una citazione di Bernardo Bertolucci "La solitudine può essere una tremenda condanna o una meravigliosa conquista." Molto sentita questa tua, ciao :)
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Rosa Maria Cantatore
- 14/01/2021 23:42:00
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si fa sera. Solitudine. Disperazione.Impossibilità di vita.
Sembra non esserci alcuna via di fuga.
Triste...ma evidentemente è così.
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