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al testo di Luciano Valera
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Ecco la notte, un’altra
Giunge taciturna Accompagnata dalla luna Che sale su, partorita dalla terra. Il suo silenzio, invito a lasciar libero il pensiero. Con la voglia di partire, il faticoso moto delle labbra - lasciare – per inutili parole scagliate incapaci ormai a colpire e alzare gli occhi dalla terra senza dover più fare domande per guardare storie fatte di giorni uguali a strappare solo un gesto, il dono di un sorriso che sappiano di abbraccio da non dimenticare. Il passo incerto, solo quello dentro non c’è paura. È il viaggio della vita con l’attesa della meta e questi versi restano graffitto tolto all’anima |
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