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al testo di Ada Aliprandi
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Smetto di starti appresso cantandoti le odi della mia
esistenza stati di coscienza che spacci per capricci ma che invece a volte sono perfino felici Smetto di mostrarti il fremito che sento quando l'abisso si fa più vivo Smetto di pensarti come primo e ultimo custode del mio travaglio che ama Non cerco attenzione, ne approvazione ma catarsi umanizzante Tanto penseresti comunque che sono ingiusta,sia quando mostro la parte che patisce che quella che inorgoglisce. |
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