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al testo proposto da Loredana Savelli
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Poeta, dove vai?
Come un asse da stiro non sai mai dove metterti dove ti metti impicci nei secoli dei secoli la tua ubicazione domestica è una ipotesi che non si addomestica mai è un vitalizio di precarietà un destino di provvisorietà di inadeguatezza nomade, zingaresca quando infesti casa con i tuoi foglietti con i tuoi libretti con la tua poetry à porter e nel turbine collezioni rimbrotti mugugni, qualche volta anatemi quando va bene teoremi di fulgidi sfottò… Ma i tuoi angiomi cartacei immedicabili marcano il territorio e non ne vogliono sapere. Sono squilli teneri di neve in un falò (tratta da "La realtà sofferta del comico", prefazione di Giorgio Patrizi, postfazione di Giò Ferri, Cagliari, Aìsara, 2009) vedi sito http://rebstein.wordpress.com/2011/03/16/la-realta-sofferta-del-comico/#comments |
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