leggevo baudelaire sui prati dei vent’anni - non era questione di lingua (ignoravo il francese) ma uan fuga dall’età spietata
a distanza di anni la poesia è di nuovo fra noi -
maledetta? non la capisci/non la capisco (come la vita)
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Loredana Savelli
- 31/03/2012 14:10:00
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A Leonora. Grazie : ))) (ma spero che la dieta funzioni!)
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Leonora Lusin
- 31/03/2012 14:04:00
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I fantasmi che appaiono a tradimento e l’eterno ritorno. Chi la capisce la vita?; le tue poesie che mi costringono sempre ad un esercizio di riflessione, ad una pacatezza che non mi viene naturale, sono entrate nella mia dieta quotidiana.
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Leonora Lusin
- 31/03/2012 13:59:00
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I fantasmi che appaiono a tradimento e l’eterno ritorno. Chi la capisce la vita?; le tue poesie che mi costringono sempre ad un esercizio di riflessione, ad una pacatezza che non mi viene naturale, sono entrate nella mia dieta quotidiana.
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Mauro Iozzi
- 31/03/2012 12:37:00
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Belle, anche se preferisco la seconda...forse perchè anche io a vent’anni leggevo Baudelaire.... Ciao cara Lory e grazie del commento alla mia ultima.
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Valentina Rosafio
- 31/03/2012 12:01:00
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due bellissime poesie Loredana!E’ sempre un piacere leggerti!Ciao
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Loredana Savelli
- 31/03/2012 11:39:00
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ad ALESSANDRO MARIANI. Sì, mi stupisco di te, per esempio. Come fai, tu che "infante" lo sei anagraficamente, a capire così tante cose "adulte"? Quanto al mio infantilismo (letterario e forse non solo), ci hai preso: un po’ è una scelta, un po’ è una conseguenza della vita che faccio: lavoro coi bambini, o poco più che bambini, qualche volta stupendomi che non lo siano quanto me, adoro i poeti e i pittori "infantili", ovviamente adoro ogni tipo di cucciolo, anche i cuccioli di 100 anni, amo giocare con la poesia in quel modo che forse è tipico dei bambini: crollasse pure il mondo addosso! Grazie, apprezzo e sorrido : )))
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Alessandro Mariani
- 31/03/2012 10:39:00
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Sopratutto il tuo modo di porti agli altri, fra lo stupito e l’ironico - che credo rappresenti la summa della tua personalità, nonostante le sfaccettare che rendono ogni tua poesia unica, in queste mi ha commosso l’uso quasi infantile delle parole, che molto si allontana da Baudelaire e dai suoi temi - e proprio per questo ci spinge a meditare più profondamente sulle differenze fra la sua poesia e noi. Un saluto
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Censa Cucco
- 31/03/2012 09:39:00
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chi leggerà i segno o forse i "segnati"? già questo è il dilemma, ma comunque va risolto, è lì inquietante a chiedere spiegazione. La vita va avanti su certi piani molto lentamente e non si recepisce, ma procede a spirale quindi sembra di girare in tondo. Nei ricordi e a certi livelli decisamente si gira in tondo tutta la vita... belle poesie.
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Massimo Caccia
- 31/03/2012 09:29:00
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La seconda poesia mi piace parecchio. I ricordi sono sensazioni legate a testi poetici, parole fermate nel tempo...interessante l’accenno a non capire la vita per cercare lumi attraverso la poesia. Buon fine settimana.
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Teresa
- 31/03/2012 08:49:00
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Brava Loredana, Baudelaire va letto ogni giorno - o quasi - Buon mattino. un abbraccio
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Loredana Savelli
- 31/03/2012 08:48:00
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a Nando.
Corretto. In effetti, non usando la punteggiatura, la riptezione potrebbe sembrare un errore. E poi l’enfasi non fa per me. Sei un caro lettore.
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Ferdinando Battaglia
- 31/03/2012 08:43:00
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"Legge baudelaire" è molto bella, ma sono belle tutte e due(sulla prima mi permetto di non condividere la ripetizione di "non tutto" e nello stesso verso - di solito non amo "correggere" gli autori). Mi concedo ancora di osservare come della tua poesia si avverta la "necessaria" scrittura, una parola vitale anche per chi legge, direi un rito che nutre il nostro andare. Non so se sono riuscito a spiegarmi, ma tu sei Loredana e sai cogliere oltre le parole.
Ciao
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