La casa coi limoni che sanno di rosmarino. Non vedi le rose sul tetto? Voci, sole e ombre, la pioggia tra i muri, i colori. Ma il tempio trasuda freddo. L'ossigeno, quando non brucia, fa rabbrividire. Uscire, tornare, suonare il battente. Aprite?
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Roberto Perrino
- 12/04/2012 23:06:00
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mi impressiona questo ossigeno che non incendia... questa nuova chimica che ancora nessuno ha mai visto al mondo ... quel che cerchi, quello che cerchiamo, non a caso, in questa casa che e la recherche ... buonanotte, scarmigliata Lory, è bello essere scombussolati dai venti, vero?
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Loredana Savelli
- 12/04/2012 20:44:00
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a Nando. Grazie per la pazienza che hai di leggermi. Sto scrivendo in modo un po "involontario", perdonatemi. (Però un lettore come te, dove altro si può trovare...?) Ciao!!
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Ferdinando Battaglia
- 12/04/2012 19:50:00
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Anche questa poesia, come la precedente, finisce con un punto interrogativo, e me ne chiedo la ragione. Poi da lettore interpeto a modo mio, "tradendo" il pensiero dellAutrice, e vi leggo un "autismo" relazionale con lambiente circostante, unestraneità alle cose perché altro preme dallinterno. Ad ogni modo, sempre versi fiottati dalle vene dellesistenza, un chiaroscuro di spirito e materia.
Ciao LorY
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Carla de Falco
- 12/04/2012 18:46:00
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LATTACCO non mi ha entusiasmato. La chiusa mè piaciuta moltissimo e mi ha emozionata.
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