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al testo di Loredana Savelli
fine-estate
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1
la fine-estate sapeva di pane e olio
a volte si faceva indigestione ma si pensava che un fiore - o un fioretto - potesse capovolgere le stagioni
2 il rumore della tua inimicizia
sparge nell'aria la sensazione di un'imminenza tragica:
mare agitato 3
notte di gatti e di cornacchie - quello strozzato miewing call i rochi rumori di vecchi motori
e tutti gli insonni coi loro respiri strascicati le bestie non trovano quiete stanno in un abisso sguarniti di pellicce
con gli arti azzoppati_ un coagulo di dolori
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Nando
- 11/08/2011 07:12:00
[ leggi altri commenti di Nando » ]
Come già è stato ben detto, sono bei versi, densi e, mi sembra, "inevirabili": perché, al di là dei sentimenti intimi dellautore - è una mia interpretazione -, cè in queste poesie una tensione civile, come se il poeta fosse una "sentinella notturna" e, con lorecchio teso e vigile, cerca di capire chi o che cosa arriverà.
Ciao Lory
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Meth Sambiase
- 10/08/2011 23:35:00
[ leggi altri commenti di Meth Sambiase » ]
nel pane e olio cè la semplicità di uninfanzia che non abbiamo più da consegnare ai nostri figli, forse questa linquietudine che ci rende poi insonni. Nei riti delle notte in bianco, siamo tutti gatti molesti. La solita bravura creativa.
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Andrea Piccinelli
- 10/08/2011 17:34:00
[ leggi altri commenti di Andrea Piccinelli » ]
Molto efficace il verso "e rumori rochi di motori" (rumORI-motORI è un omoteleuto!) con lallitterazione delle ERRE davvero inebriante per le mie orecchie avide di musicalità. Adoro il minimalismo dei versi "c’è nell’aria la sensazione/come di un precipitare imminente". Mi inchino innanzi a tanta maestria.
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Monica Martinelli
- 10/08/2011 17:08:00
[ leggi altri commenti di Monica Martinelli » ]
Concordo con Giacomo, sei davvero un vulcano di idee e ispirazione, Loredana! Mi sono piaciute tanto queste due poesie (e forse la fine estate crea anche inquietudine..). Mi sono trovata in perfetta sintonia con quell’immagine “la fine-estate sapeva di pane e olio…” e il mare con i suoi conflitti – e porta pure i nostri - che ha “l’inimicizia col vento”. Bellissimi gli ultimi due versi e pare sì che la fine estate corre (anzi precipita) molto più rispetto all’estate vera e propria.
p.s. grande il miewing call!
ciao
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Giacomo Colosio
- 10/08/2011 16:38:00
[ leggi altri commenti di Giacomo Colosio » ]
Poesia completa, poliedrica, complessa. Cè molta carne al fuoco, grande abbondanza di idee, di sensazioni. Io ne avrei fatte almeno quattro, di poesie, con tutto quel ben di dio che avevi in mente.E parlo solo di fine estate. Per esempio dal mio punto di vista di poeta in cerca dispirazione( ecco perchè scrivo racconti) era già poesia, proprio con quel titolo, questa: c’è nell’aria la sensazione come di un precipitare imminente Bellissima poesia minimalista sulla fine dellestate. ciaociao. Forse meritavi un commento più lungo e completo. magari lo farò in seguito, su Inquietudine.
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