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la fine-estate sapeva di pane e olio; a volte era indigestione o voglia di dormire e gli adulti dicevano che un fioretto avrebbe curato ogni male
2 il rumore nell'aria
di un'amicizia rotta_ la sensazione imminente di tragedia
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notte di gatti e di cornacchie - rumori rochi e insonnie dai respiri strascicati le bestie non trovano quiete
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Nando
- 11/08/2011 07:12:00
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Come già è stato ben detto, sono bei versi, densi e, mi sembra, "inevirabili": perché, al di là dei sentimenti intimi dell’autore - è una mia interpretazione -, c’è in queste poesie una tensione civile, come se il poeta fosse una "sentinella notturna" e, con l’orecchio teso e vigile, cerca di capire chi o che cosa arriverà.
Ciao Lory
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Meth Sambiase
- 10/08/2011 23:35:00
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nel pane e olio c’è la semplicità di un’infanzia che non abbiamo più da consegnare ai nostri figli, forse questa l’inquietudine che ci rende poi insonni. Nei riti delle notte in bianco, siamo tutti gatti molesti. La solita bravura creativa.
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Andrea Piccinelli
- 10/08/2011 17:34:00
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Molto efficace il verso "e rumori rochi di motori" (rumORI-motORI è un omoteleuto!) con l’allitterazione delle ERRE davvero inebriante per le mie orecchie avide di musicalità. Adoro il minimalismo dei versi "c’è nell’aria la sensazione/come di un precipitare imminente". Mi inchino innanzi a tanta maestria.
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Monica Martinelli
- 10/08/2011 17:08:00
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Concordo con Giacomo, sei davvero un vulcano di idee e ispirazione, Loredana! Mi sono piaciute tanto queste due poesie (e forse la fine estate crea anche inquietudine..). Mi sono trovata in perfetta sintonia con quell’immagine “la fine-estate sapeva di pane e olio…” e il mare con i suoi conflitti – e porta pure i nostri - che ha “l’inimicizia col vento”. Bellissimi gli ultimi due versi e pare sì che la fine estate corre (anzi precipita) molto più rispetto all’estate vera e propria.
p.s. grande il miewing call!
ciao
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Giacomo Colosio
- 10/08/2011 16:38:00
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Poesia completa, poliedrica, complessa. C’è molta carne al fuoco, grande abbondanza di idee, di sensazioni. Io ne avrei fatte almeno quattro, di poesie, con tutto quel ben di dio che avevi in mente.E parlo solo di fine estate. Per esempio dal mio punto di vista di poeta in cerca d’ispirazione( ecco perchè scrivo racconti) era già poesia, proprio con quel titolo, questa: c’è nell’aria la sensazione come di un precipitare imminente Bellissima poesia minimalista sulla fine dell’estate. ciaociao. Forse meritavi un commento più lungo e completo. magari lo farò in seguito, su Inquietudine.
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