LaRecherche.it

« indietro :: torna al testo senza commentare

Scrivi un commento al testo di Lara Puce
Piccoli grandi mostri: xylella

Stanca. Sono incredibilmente stanca.

Ma come ogni volta, soddisfatta davvero. E serena.

Ho le gambe che bruciano dalla fatica e gli occhi arrossati dall'acqua salata, ma il piacere di vedere lo spettacolo che la natura offre, vale ogni singolo dolore che avverto.

E comunque, sfido ognuno di voi a sentirsi fresco e riposato dopo aver affrontato tutti quei gradini in discesa, aver fatto nuotate interminabili tra scogliere ripide e appuntite, esplorazioni tra grotte meravigliose e pesci incredibilmente colorati, e poi rifare altrettanti gradini in salita...

Io beh, un po' affaticata lo sono...

Ma vi dico, sono in pace con il mondo.

Ricordo perfettamente quel momento in cui, seduta su di uno scoglio, con le gambe a mollo, ho osservato per un secondo il panorama intorno a me... nessuna descrizione o fotografia renderà mai sufficiente giustizia a quel luogo.

Tolgo gli occhiali, e proprio in quel momento una nuvola di passaggio oscura in parte il sole, rendendo tutto ancora più magico. L'azzurro dell'acqua diventa immediatamente di un blu sporcato di verde, mentre le chiome degli alberi situati più in alto che circondano l'intera insenatura, sono ancora illuminate dai raggi solari, e diventano di un colore talmente brillante che quasi sembrano irreali.

Penso a quanto siano pallide le imitazioni dell'uomo in confronto a tutto ciò... lo splendore di certi colori è indescrivibile...

Già, l'uomo...

Una piccola macchia nera resta di questa splendida giornata. Una visione che strazia l'animo mio e quello di molta altra gente. Gente comune, che vive la mia terra col cuore, che la ama, la ammira, la scopre e la rispetta. Gente comune che lavora, fatica e arranca per vivere.

Il simbolo del Salento, l'ulivo, devastato proprio da quella natura che si ribella all'essere umano.

Campi immensi di ulivi arsi e morenti, ma non per colpa del sole, no. Per colpa di un minuscolo batterio dotato di una forza immensa, tale da togliere senza pietà la vita a questi alberi così grandi e forti.

E l'uomo, non può nulla.

Ci prova. Forse.

A suon di battaglie teoriche e lotte intestine tra fazioni politiche pronte a puntare il dito l'una contro l'altra senza mai raggiungere un risultato.

Parole, tante, ma senza risultati. Prese di posizione inutili che lasciano il tempo che trovano.

Si lotta, dicono, per raggiungere qualche risultato; ma la gente comune, quella che lavora nei campi e magari vive di agricoltura, vede solo i suoi alberi distrutti e abbattuti senza scrupolo.

Perché, quando il lavoro scarseggia, togliamo anche l'indispensabile... pare sia la “forza” dell'uomo; pare sia normale. Io, lo chiamo terrorismo.

E certamente, non sono nessuno; come non lo è la gente che lavora e aspetta di vedere una soluzione per la salute dei propri alberi, per la propria personale vita. Ma tutti noi, tanti “nessuno”, vediamo il nulla che circonda il Salento e che lo sta sventrando. Vediamo promesse e parole, ma nessun tentativo di soluzione. Vediamo distruzione e alberi arsi da dentro. E ci chiediamo se infine non sia proprio la natura a ribellarsi. Ci domandiamo se possa essere l'essere umano a voler fare le veci di un Dio al quale ci appelliamo, forse vanamente, per una piccola speranza...

In realtà, noi comuni mortali, gente salentina, vediamo soprattutto ciò che non c'è: una soluzione.

Commento non visualizzabile perché l'utenza del commentatore è stata disabilitata o cancellata.

Commento non visualizzabile perché l'utenza del commentatore è stata disabilitata o cancellata.

 Lara Puce - 09/05/2018 23:31:00 [ leggi altri commenti di Lara Puce » ]

Grazie a Giuliano Brenna, nonostante il ritardo nella risposta. Lieta che apprezzi le mie parole. :)

 Lara Puce - 09/05/2018 23:29:00 [ leggi altri commenti di Lara Puce » ]

Come sempre, grazie a Ivan Pozzoni per apprezzare i miei piccoli scritti. :)

 Giuliano Brenna - 02/02/2018 13:07:00 [ leggi altri commenti di Giuliano Brenna » ]

Un bel racconto che racchiude in poche agili frasi una immane tragedia e un grido che proviene dritto dalla terra. Brava!

- Se sei un utente registrato il tuo commento sarà subito visibile, basta che tu lo scriva dopo esserti autenticato.
- Se sei un utente non registrato il tuo commento non andrà direttamente in pubblicazione ma passerà da una convalida della Redazione.
Quando avrai inviato il commento, riceverai una e-mail all'indirizzo che hai inserito nell'apposito campo sottostante contenente un collegamento (link) cliccando sul quale covaliderai il tuo commento che sarà pertanto letto dalla Redazione e messo in pubblicazione solo se ritenuto pertinente, a insindacabile decisione della Redazione; potranno passare alcuni giorni dalla eventuale pubblicazione. Se il commento verrà pubblicato, allora sarà inviato un avviso di pubblicazione all'e-mail del commentatore.

Il modo più veloce per commentare è quello di registrarsi e autenticarsi.
Se ti autentichi il nominativo e la posta elettronica vengono inseriti in automatico.

Nominativo (obbligatorio):


Posta elettronica (obbligatoria):

DA LEGGERE PRIMA DELL'INVIO DI UN COMMENTO
Nessun utente può gestire i commenti pubblicati, solo LaRecherche.it può farlo.
La rimozione di un commento da parte di LaRecherche.it non equivale alla cancellazione dello stesso, il commento, in prima istanza, verrà tolto dalla pubblicazione e sarà cancellato soltanto se non costituirà possibile prova del venir meno al Regolamento, in ogni caso la sua cancellazione definitiva o meno è a discrezione di LaRecherche.it.
Ogni commento ritenuto offensivo e, in ogni caso, lesivo della dignità dell'autore del testo commentato, a insindacabile giudizio de LaRecherche.it, sarà tolto dalla pubblicazione, senza l'obbligo di questa di darne comunicazione al commentatore. Gli autori possono richiedere che un commento venga rimosso, ma tale richiesta non implica la rimozione del commento, il quale potrà essere anche negativo ma non dovrà entrare nella sfera privata della vita dell'autore, commenti che usano parolacce in modo offensivo saranno tolti dalla pubblicazione. Il Moderatore de LaRecehrche.it controlla i commenti, ma essendo molti qualcuno può sfuggire, si richiede pertanto la collaborazione di tutti per una eventuale segnalazione (moderatore@larecherche.it).

I tuoi dati saranno trattati solo per gestire la pubblicazione del commento. Per maggiori informazioni leggi l’Informativa privacy. Inviando il commento dichiaro di acconsentire all'Informativa privacy sul trattamento dei dati personali:

Acconsento Non acconsento

Sito web ottimizzato a 800 x 600 pixel - webmaster e fotografie (Varie): Roberto Maggiani
Associazione culturale LaRecherche.it © 2007-2025 :: C.F. 97713520589
Mappa dei servizi | Regolamento | Privacy Policy | Cookie Policy | Donazioni