Un passero non ha il pensiero della morte che macera i giorni dell'uomo. Si consegna alla vita così com'é, così come viene; e vive. Scirocco virulento l'anima strappa dal corpo. Le fioriture sognano svoli di farfalla fino all'estuario della terra; e sognano, che è vivere. Facciamo arcobaleno leggiamo le parole delle radici tocchiamo il suono che si sparge dai pensieri (o le dissonanze). Accogliamo ogni mistero che è l'altrove, che è il vivere.
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Loredana Savelli
- 17/11/2012 09:06:00
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Lettura altamente rinfrancante: essere arcobaleno significa pacificarsi con la vita, accettare la curvatura naturale tra aspirazioni e realizzazioni, seguire tale curvatura che porta dolcemente allaltrove, e non un solo colore, ma un insieme di sfumature: i nostri sogni, dalle radici ai pensieri. Molto bella.
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Sandro Angelucci
- 17/11/2012 00:50:00
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E un testo poetico che mi ha colpito. Perché ha un pregio: dice le cose come stanno, senza infingimenti, con la consapevolezza di chi (lautrice) ha realmente compreso ciò che "è il vivere". Quel fare arcobaleno dei pensieri, toccare i loro suoni o le loro dissonanze (cosa importa) purché si entri in comunione con il Mistero. E, dunque, non si pensi alla morte: come Natura vuole.
Sandro Angelucci
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Roberto Perrino
- 16/11/2012 23:35:00
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Una saggezza trapela da questi versi, e ci è consegnata con immediatezza, delicatezza, e, leggendo, ci sentiamo responsabilizzati, come quando un estraneo ci affida il suo bagaglio da guardare mentre si allontana un momento. Ma non ci fa star tranquilli la sua attesa, fino a quando lo scorgiamo riavvicinarsi, e tiriamo un sospiro di sollievo.
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Ester Monachino
- 16/11/2012 23:22:00
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Grazie di cuore a Franca Alaimo e Anna Maria Bonfiglio per la bontà di quanto detto sui miei versi.
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Franca Alaimo
- 12/11/2012 15:01:00
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Scusatemi: nel commento precedente cè qualche errore di digitazione, ma credo che il senso passi lo stesso.
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Franca Alaimo
- 12/11/2012 14:57:00
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Una poesia che irraggia da ogni verso quella letizia de vivere che ci ricorda lo spirito della predicazione francescana. La presenza delle scare scritture è inoltre visibile nellimmagine dei piccoli passeri che non si preoccupano del cibo e vivono egualmente assititi dallamore del Creatore. Una poesia limpida e sapiente, delicata e forte, che svela un itinerario peersonale, approdato allessenza stessa dellEssere qui. Un abbraccio, Ester! Grazie!
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anna maria bonfiglio
- 12/11/2012 12:12:00
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Cara Ester, la tua poesia è sempre un soffio daria pulita,e qui è anche un invito a lasciarsi guidare dalle ragioni della natura, a vivere nonostante, ad inventarci se necessario arcobaleni personali per illuminare le zone oscure. un affettuoso abbraccio,amica mia
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