* Questo falso odore di mosto di crepe che nascondono umori sotterranei e polveri millenarie tormenta la parte liquida delle mie cellule laboriose e molteplici vite di me aerobiche volontà di cercare il sempreamato Sole * Lascia svanire l’incubo con la musica che permea l’aria piena di sole * Si è arreso il mio corpo di pensare alla tua persona come esistenza, chi tira i suoi fili sa che bisogna dare calma al respiro e permettere che mediti invece sull’assenza e sul dono che la distanza fa al cuore di gioia inenarrabile così forte da baciare il dolore * In un libro troverai le parole dette durante la notte antecedenti ai saluti degli amanti
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Davide Gariti
- 09/01/2013 18:20:00
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Saverio Bafaro annega letteralmente i suoi versi, li impasta, li fonde in unamalgama che è predominanza del corpo e dei sensi, /la parte liquida delle mie cellule/, come assioma arcaico di simbologie e il recupero immediato di sentimenti celati da unimmediatezza squisita. Nella dimensione materica, egli affonda gli artigli dellarte della scrittura, ne fa godimento estatico, estraendone le più alte forme retoriche con un finissimo lavoro di cesellatura.
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stella
- 01/09/2011 21:59:00
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davvero intensa, bravo!
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Maria Teresa
- 30/07/2011 09:16:00
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Sei veramente bravissimo direi incredibile, le tue poesie mi hanno fatto riflettere ed emozionare!!!Quando altre???????????
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Shamaal F
- 29/07/2011 20:14:00
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Complimenti allautore, per la capacità espressiva e la ricercatezza del linguaggio, per luso sapiente delle parole che riescono a rendere palpabili e vive le atmosfere descritte in poesia!
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Luca
- 29/07/2011 00:26:00
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Posso dire di conoscere bene chi ha scritto queste poesie! E il poeta conosce chi sta scrivendo queste righe di commento :-) Entrambi dai tempi del liceo. La sua poesia si è mostrata a me da sempre come un dono, come un privilegio che permette a lui che scrive, e a chiunque legga, di fermarsi dinnanzi alla realtà, fotografarla in maniera quasi epigrammatica, coglierne uno dei molteplici segreti. La sua caratteristica migliore? creare immagini con poche parole, evocare suoni e memorie di esperienze vissute. E questo non è affatto strano se si pensa al fatto che Saverio è anche pittore! Un filo lega la sua passione per il disegno a quella per la poesia: ricordi il ritratto di Rimbaud? La poesia di Saverio è raffinata, nella forma e nei contenuti. Un spirito filosofico nutre i suoi pensieri e una mano dartista guida le sue parole. La sua poesia parla attraverso le immagini che la disposizione dei versi, le rime interne, le assonanze creano sulla pagina. Eppure è tutto così semplice!
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danilo M.Z.
- 20/07/2011 20:11:00
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Leggo poesia da anni, alcune le rileggo e altre le butto via. Credo rileggero frequentemente Bafaro, lo seguiro con interesse. Complimenti al talento. d m z
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piero crida
- 20/07/2011 20:05:00
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Quattro composizioni , unite da un invisibile, condivisa trama: la percezione del frammento poetico che intercorre fra due punti precisi nel tempo. Umori e millenarie polveri (il buio arcaico) contrapposte al sole (luce futura), nella prima composizione, simile contrapposizione nel secondo brano , fra l’incubo notturno e il balsamo dell’aria luminosa (con la tanta amata cadenza quasi da Haikù…). Nella terza composizione: il tempo fra la presenza e l’assenza. Nell’ultima le parole d’amore della notte e i saluti dell’alba. Sono quattro variazioni, sapienti e dosate nelle loro rispettive cadenze, di un unico tema. Quattro tracce ben precise , che riconfermano , come nelle altre composizioni di Saverio Bafaro, la sua attitudine di testimone di nodi intessuti nella sua vita e del loro ineffabile, potenziale scioglimento. Grazie , Saverio!
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piero crida
- 20/07/2011 20:04:00
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Quattro composizioni , unite da un invisibile, condivisa trama: la percezione del frammento poetico che intercorre fra due punti precisi nel tempo. Umori e millenarie polveri (il buio arcaico) contrapposte al sole (luce futura), nella prima composizione, simile contrapposizione nel secondo brano , fra l’incubo notturno e il balsamo dell’aria luminosa (con la tanta amata cadenza quasi da Haikù…). Nella terza composizione: il tempo fra la presenza e l’assenza. Nell’ultima le parole d’amore della notte e i saluti dell’alba. Sono quattro variazioni, sapienti e dosate nelle loro rispettive cadenze, di un unico tema. Quattro tracce ben precise , che riconfermano , come nelle altre composizioni di Saverio Bafaro, la sua attitudine di testimone di nodi intessuti nella sua vita e del loro ineffabile, potenziale scioglimento. Grazie , Saverio!
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Roberto Perrino
- 20/07/2011 17:48:00
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<<In un libro troverai le parole>> questo e un bel finale per piccole schegge di poesia.
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maria Grandinetti
- 20/07/2011 12:29:00
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Complimentoni Savy davvero belle queste poesie...concise e dirette al punto giusto, riesci a descrivere gli attimi i colori e i sapori e a darne un contenuto quasi reale come solo tu sai fare, uno stile che ti contraddistingue e ti rende un grande nel trasmettere le emozioni al lettore.Bravo un bacione
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Caterina
- 20/07/2011 12:04:00
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Splendidi versi... molto intensi... molto bravo!!! Complimenti!
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Maria Muto
- 19/07/2011 14:37:00
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Le liriche di Saverio Bafaro sono frutto di una ricerca filosofica che arriva solo a pochi, la loro apparente semplicità e immediatezza, invece, ha la funzione di comunicare ai più, divulgare un messaggio ampio e giocare sullimmagine al fine di scuotere il lettore e coinvolgerlo in un emozione personalissima.
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Teresa
- 19/07/2011 13:17:00
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Belle e complesse nella loro immediatezza. Complimenti davvero! :)
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Paola F.
- 19/07/2011 12:29:00
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Bhè.. davvero belle complimentoniii! Ho avuto grande piacere nel leggerle! ;)
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Franca Alaimo
- 19/07/2011 10:10:00
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C’è nella poesia di Bafaro una volontà di essere nel mondo e insieme alle cose del mondo, di scoprire anche sul volto del dolore i segni della positività, trasformando perfino l’amaro dell’assenza in una gioia d’attesa. In questo senso la più significativa delle poesie proposte mi sembra la prima dove crepe ed umori sotterranei chiamano la vita delle cellule a donarsi al sole per bere il succo della gioia, così come fanno i grappoli di una vigna. E’ una sorta di misticismo corporale, teso a santificare e renedere bella la vita.
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Luigi
- 19/07/2011 09:58:00
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Molto belle complimenti....ode al sole fonte di vita.
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Juan Bertuchi
- 19/07/2011 01:35:00
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Con molto piacere entro in questo sito web per leggere le tue grande poesie e soprattutto mi ho piaciuto veramente la ultima: forse corta e semplice ma anche bellissima!
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Monica...
- 18/07/2011 23:46:00
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"...chi tira i suoi fili sa che bisogna dare calma al respiro..." la capacità di esprimere in poche semplici parole uno degli aspetti più complicati dellessere umano. bellissime ed emozionanti.
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Laura
- 18/07/2011 21:29:00
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cosa dire...sei bravissimo, come sempre mi fai emozionare!
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Giuseppe Grifeo
- 18/07/2011 17:45:00
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Umori che ribollono, il Sole che scaccia il buio e libera la mente, gioia e dolore. Sembra di avere ben visibili agli occhi, di sentirli al tatto e alle narici, i colori, le ruvidezze, i profumi di terre mediterranee che condizionano la crescita e lesistenza di anime e corpi. Dagli inediti di Saverio Bafaro vien fuori tutto questo senza eccessi di parole e di coloriture verbali: scarno quanto basta, a volte una semplice fucilata, in altre, frasi articolate senza barocchismi. Lessenza della parola e delle sensazioni che vanno dritte alla mente, al cuore e alla pelle
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Massimiliano Castiglione
- 18/07/2011 17:32:00
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Complimenti!!
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Narda Fattori
- 18/07/2011 13:37:00
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Mi pare un buon assemblaggio di testi. Niente sentimentalismo, visione, bisturi affilato sullevento, lirica senza sbavature.
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Elisa
- 18/07/2011 10:41:00
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BELLISSIME...
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Renato Pagliuso
- 18/07/2011 10:24:00
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Sento nelle frasi di questo giovane e talentuoso poeta, la freschezza e le riflessioni della vita moderna. Complimenti emozionante
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Loredana Savelli
- 18/07/2011 08:17:00
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Convincente. Complimenti a questo giovane poeta. Uninteressante proposta.
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