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al testo di LauraLapietra
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Discorde son le note nei tuoni del buio nel travaglio del dolore, la pelle lacerata ha l'odore di pece e il cuore conta le sue lacrime sul rotocalco del vento. Dov'è la primavera del domani a cincermi il capo coi suoi olezzi, dove sono i passi del perdono nel riposo che libera la ragione dagli spettri del macigno presente. Dov'è il clavicembalo a declamare la mia vittoria nella fuga dal tunnel di quel passato amorfo nella brace. Finquando la mia forza sarà coriacea sarò acqua che placa ciò che brucia.
Laura Lapietra ©
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