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al testo di Laura Serra
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E' dolce il tuo vagito,
Ha squarciato il silenzio della disperazione, Mentre la luce del sole fluttuava nel mattino più pieno. E' terra, è acqua, i due elementi della vita, Che insieme creano, donano, ampliano, senza lasciare spazi vuoti. E' Terra che accoglie che si apre, E' Acqua che penetra profonda, per far rivivere Il seme da lunghi inverni assopito. Sei Terra che sfugge tra le dita e si dilegua, Nell’attesa che i semi germoglino e che il sapore dell’inverno Se ne vada via per davvero, senza lasciar nient’altro che un ricordo nella memoria, In qualche minuscolo spazietto dentro alla testa. Le sementi germoglieranno e allora, anche questo mondo ti sembrerà più piacevole. Un flebile suono, portavoce dei pianti della speranza, Della sconfitta, della frustrazione che divora gli abitanti della tua terra. Quando scoprirai dove la tua strada sconosciuta andrà, Gli spazi del cielo saran chiusi da persiane di nuvole bianche. Tu e la tua strada insieme, ovunque, per quanto è lunga, vada. Paralleli e meridiani orienteranno le tue domande e risposte Nella perpetua afflizione di posizioni opposte Tracciate su una mappa geografica. |
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