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al testo proposto da Francesco Rossi
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Sonetto
7° A un amico,incitandolo allo studio delle lettere e della filosofia. La gola e ‘l sonno e l’oziose piume hanno del mondo ogni vertù sbandita, ond’è dal corso suo quasi smarrita nostra natura vinta dal costume 4 ed è si spento ogni benigno lume del ciel, per cui s’informa umana vita, che per cosa mirabile s’addita chi voi far d’Elicona nascer fiume. 8 Qual vaghezza di lauro? qual di mirto? Povera e nuda vai, filosofia; dice la turba al vil guadagno intesa. 11 Pochi compagni avrai per l’altra via: tanto ti prego più, gentil spirto, non lassar la magnanima tua impresa. 14 .............................. Dal corso suo: Dalla via della virtù. Dal costume: Dall'abitudine del male. Per cui, ecc..: Dai cui influssi è retta la vita umana. Chi vuol, ecc: Fare professione di lettere. Elicona: monte sacro. Vaghezza: In questo caso si legge come desiderio. Lauro, Mirto: Le corone poetiche erano intrecciate di alloro e mirto. Per l’altra via: Altra via diversa da quella che gli altri uomini tengono. |
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