LaRecherche.it
Scrivi un commento
al testo proposto da Francesco Rossi
|
|||
Sonetto
10° Invita un amico alla quiete della sua villeggiatura. Gloriosa culumna, in cui s’appoggia nostra speranza e ‘l gran nome latino, ch’ancor non torse del vero cammino l’ira di Giove per ventosa pioggia; 4 qui non palazzi, non teatro o loggia. ma ‘n lor voce un abete un faggio un pino tra l’erba verde e ‘l bel monte vicino, onde si scende poetando e pioggia, 8 levan di terra al cielo nostr’intelletto; e ‘l rosignuol che dolcemente all’ombra tutte le notti si lamenta e piagne, 11 d’amorosi pensieri il cor n’engombra: ma tanto ben sol tronchi e fai imperfetto tu che da noi, signor mio, ti scompagne. 14 .................. Gloriosa culumna: L’invito è fatto a Stefano Colonna, amico e protettore del Poeta, di nobilissima famiglia romana che ebbe lunghi e fieri contrasti con papi e imperatori. Di Giove: Del papa, dell’imperatore. Pioggia: Si sosta. Ma ecc….: Tu solo, con la tua assenza, rendi incompleta la nostra felicità. |
|