Il mattino ingenuo fece capolino e, cortese ci alitò il suo buonumore che rimase con noi per il resto delle ore.
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Antonio Terracciano
- 14/11/2019 11:15:00
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Con quanto candore, con quanta semplice grazia Francesco Rossi ci parla del fascino dell’ "ingenuo mattino" , il cui potere è talmente intenso da accompagnarci fino alle ore serali! Non si può, secondo me, fare a meno di pensare al verso forse più bello di Mallarmé , "Le vierge, le vivace et le bel aujourd’hui" : ma, mentre poi il sonetto di Stéphane perde quella sua freschezza iniziale addentrandosi nella simbologia del cigno, questa breve poesia del Rossi, forse proprio perché breve, conserva intatta la sua carica di ottimismo fino alla fine.
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