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Madre

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La pioggia stamane

è cadenza del mio pensare

 

Occuperò queste parole

in comodato d'uso per te,

madre

 

Com'è lontano il verde prato

che correva

 

Non un verso,

l'amore,

una nota degna

 

Tasto dolente sono per te

che prima di me

hai camminato

 

e mi chiedo ogni volta

che te ne fai

di questa figlia sbagliata?

 

Mi assolvano і bisbigli dei morti

 

Io che, se non mi piace

l'odore dell'anima,

non assaggio nemmeno la carne.

 Lilith50 - 22/01/2024 14:13:00 [ leggi altri commenti di Lilith50 » ]

Grazie Annalisa, sei un tesoro!

 Annalisa Scialpi - 21/01/2024 18:30:00 [ leggi altri commenti di Annalisa Scialpi » ]



Chi fa nascere le ’figlie sbagliate’?

Non credo tua madre...

... No, non lo credo per niente...

Un saluto pieno d’anima.

 Lilith50 - 13/12/2023 14:34:00 [ leggi altri commenti di Lilith50 » ]

Franca ti ringrazio per le tue parole. Rifletterò sul tuo consiglio, un affettuoso abbraccio.

 Lilith50 - 13/12/2023 11:37:00 [ leggi altri commenti di Lilith50 » ]

Bellissimo commento il tuo, Salvatore. Ti ringrazio molto. So che mia madre ha chiesto di leggere delle mie poesie. Lei non è tecnologica così, ogni tanto, tramite mia zia, le invio qualcosa che poi le viene letto. Non si è mai entusiasmata, a dire il vero. La sua severità appartiene ad un tempo quasi arcaico, che non so definire. Forse, col tempo, riuscirò a scalfire quella dura scorza che la ricopre e a raggiungerla con questi versi. Un abbraccio!

 Franca Colozzo - 12/12/2023 00:32:00 [ leggi altri commenti di Franca Colozzo » ]

Cara Lilith, mi sono immedesimata questa notte nella tua poesia, centellinando le mie contestazioni di allora tra gli scorci del tempo che fu per me quello della mia giovinezza.
Raccolgo i miei pensieri in fretta e sento una forte fitta per le parole che non seppi pronunciare a suo tempo a mia madre.
Consiglio saggio di una figlia di un’epoca passata: riabbraccia tua madre per dirle tutte quelle parole che hai racchiuso in pochi versi dolenti ma pieni di amore. Vedrai che capirà, pur se duro è il passo del chiedere scusa. Una madre sempre perdona e accoglie il figliol prodigo tra le sue braccia. Buonanotte.

 Salvatore Pizzo - 11/12/2023 02:08:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

Non so se a tua madre piacciano le poesie. Ma credo che dovresti provare a leggergliela: nei tuoi versi c’è tanto di quel sentimento da commuovere il lettore anche meno sensibile. Sarebbe anche un modo per dirle qualcosa di te che a lei sfugge. Qualcosa di te che scorre come la pioggia e non si arresta nemmeno a fronte della chiusura di un punto. Perché è lì che apri il tuo cuore poeticamente:

"Io che, se non mi piace

l’odore dell’anima,

non assaggio nemmeno la carne."

Bellissima, grazie
Ciao

 Lilith50 - 09/12/2023 17:08:00 [ leggi altri commenti di Lilith50 » ]

Ciao Guido.
Le critiche letterarie ai miei testi mi incuriosiscono sempre particolarmente forse perché, incredula, spesso non ritengo di essere degna di tali attenzioni. Ho letto molto accuratamente il tuo commento.

La poesia è nata subito dopo aver chiuso il telefono con mia madre.
Una madre che non è mai riuscita a vedere il mondo dal mio punto di vista
Il riscatto è qualcosa di sempre cercato davanti ai suoi occhi, è un riconoscimento e come tale dovrebbe essere accolto e non giudicato.

L’assoluzione forse arriverà, quando anche lei sarà nell’ “oltre”.

Gli ultimi versi sono quelli che mi rappresentano di più, sono quella parte di me che è la sua ragione di rammarico.

Quel “Sei brava” mi fa traballare. Penso che la strada sia ancora lunga, però ti ringrazio.
Daniela

 Lilith50 - 09/12/2023 14:14:00 [ leggi altri commenti di Lilith50 » ]

Un caro saluto a te, Angelo. Ti ringrazio davvero tanto. Le tue parole sono carezza.

 guido iannone - 08/12/2023 16:32:00 [ leggi altri commenti di guido iannone » ]

Due notazioni su questa:
la prima - azzardo- sul profilo letterario (non da critico, ovviamente), mi vien da dire che il ricorso all’essenza del lemma (ben inquadrato, questo, nella cornice dei “tempi nostri” o, se vuoi “nostrani” o, addirittura, “no-strani”, scegli tu), conferisce al testo quel tocco di magistrale “lirismo” che lo eleva e ne esalta sia l’aspetto evocativo delle strofe intermedie, che quello “soggettivo-auto-denigratorio”, “focus”, questo, del tuo dire ispirato.
La seconda –secondo azzardo per come mi giunge- sul contenuto, mi porta al “ riscatto”. Quale la via per ambirlo o, semmai, per conseguirlo? L’assoluzione dell’ “oltre” è puramente economica è quanto mai rinunziataria e, di certo, non acquieta, né acquieta l’abbraccio alla madre che altro non vuol essere che una sorta di rientro nel suo grembo, quale rifugio peccatorum, che tutti assolve.
E, quindi, da questa parte del “muro” non resta che la vita , quella da vivere annusando e respirando “l’odore dell’anima” (direi non l’odore ma il profumo dell’anima) e gustando i buoni sapori della “carne” (chè la materia è parte integrante ed essenziale del nostro esistere). Mi fermo qui,dai. Sei brava. Ciao.

 Angelo Naclerio - 07/12/2023 23:28:00 [ leggi altri commenti di Angelo Naclerio » ]

Ma quanti genitori guardano ai figli come se fossero sbagliati,e perché? Forse per aspettative di sé stessi così ingannevoli da oscurare la luce dell’anima. E tu,Lilith, non puoi che ovunque portare la tua luce dell’anima così come brillare la fai in ciò che scrivi.
Cari saluti.

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