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Sic

 

Ho camminato tutta la notte

sotto acqua pesante

fermandomi tra passo e passo

O così mi è sembrato

 

È che mi piace stare

tra i bianchi e i neri

nelle ore rosa di Maggio

 

quando dai vuoti

si disegnano volti

 

e certe cose ritornano.

 

***
(Traduzione in spagnolo)

 

He caminado toda la noche

bajo agua pesada

parandome entre paso y paso

O eso me pareció

 

Es que me gusta estar

entre los blancos y los negros

en las horas rosadas de mayo

 

cuando de los vacíos

se dibujan caras

 

y algunas cosas regresan.

 Lilith50 - 26/06/2024 20:25:00 [ leggi altri commenti di Lilith50 » ]

Grazie a te, Annalisa.

 Annalisa Scialpi - 25/06/2024 18:29:00 [ leggi altri commenti di Annalisa Scialpi » ]




Il realismo della prima strofa si stempera nei versi

successivi, disegnando il raggio delle infinite possibilità,

dischiuse dal vuoto. Bella!

grazie, anche per il commento alla mia...

 Lilith50 - 02/06/2024 22:49:00 [ leggi altri commenti di Lilith50 » ]

Caro Guido, che dire! Splendido commento che scaturisce da un animo sensibile come il tuo. Lo conservo nella mia agenda, se mi permetti, perché le tue parole arrivano al mio cuore dirette, come se tu fossi uno specchio. È vero questo modo di scavare nella parola e nel mio profondo. Non so bene cosa sto cercando. Forse il contatto con la mia più ancestrale natura. Forse la mia più antica radice. Ti auguro una serena notte.

 Lilith50 - 02/06/2024 21:43:00 [ leggi altri commenti di Lilith50 » ]

Per Vincenzo: quello che conta non è l’approdo. Si naviga in acque agitate. Ci si conosce attraversando l’oscurità e specchiandosi nell’abisso.

Mi è piaciuta molto la tua lettura.

Ti ringrazio per la lettura e per il commento.
Lilith per il sito. Danny è la mia mail. Un abbraccio

 guido iannone - 02/06/2024 19:46:00 [ leggi altri commenti di guido iannone » ]

Che dalle tue (asciutte, immediate e taglienti) affiora quasi sempre l’affanno della “scavatrice” è un dato di fatto questo. Sic est. Una scavatrice, dicevo, che scruta e cerca in sé, nelle proprie profonde interiorità, tra i subbugli degli “opposti” (tra i bianchi e i neri), che inesorabilmente aprono “dentro” voragini di vuoti, una sorta di riscatto. E lo si ritrova nei fotogrammi a flash che ne scaturiscono, disegnando “volti”; i volti di ciò che ritorna e appaga o ricaccia nel limbo!?...

 Vincenzo Corsaro - 02/06/2024 12:45:00 [ leggi altri commenti di Vincenzo Corsaro » ]

Sic, proprio "così", bisogna fare ciò che si sente, ciò che piace, ma ovviamente nel rispetto altrui. Questo non vuol dire che basta schioccare le dita ed è fatta, a volte bisogna
"camminare tutta la notte
sotto acqua pesante
fermandosi tra passo e passo",
ma poi si viene ripagati ed è questo che conta. Ma la cosa più bella, quella che ci fa crescere, è il percorso non facile che si è affrontato. Questo mi è sembrato di capire dai tuoi versi e la trovo molto profonda la tua poesia. Una serena domenica Lilith o Danny :)

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