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I nostri vecchi

I nostri vecchi - 25 aprile

  

Nelle storie dei padri, dei nostri nonni 

oltre i calli della zappa

fra il mais e i filari dei cavoli

germogliava ogni tanto il principio di un’idea

un desiderio di riscatto, di uguaglianza.

Mio padre non c’è più e mio nonno

fu solo un romantico socialista

emblema di un mondo in fiamme.

I nostri vecchi hanno resistito

alle intemperie dei campi

alla grandine piovuta da canne di fucile

ai tradimenti assassini degli amici,

hanno scritto 25 Aprile in rosso

su calendari inchiostrati del loro sangue.

Forse noi… no, noi abbiamo perso

la guerra col presente

così labilmente effimero,

la continuità di riconoscere-combattere

per un principio vero

 

 

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 Annalisa Scialpi - 23/05/2024 12:21:00 [ leggi altri commenti di Annalisa Scialpi » ]



Ricordare così padri e nonni è una bella eredità. Mio nonno

era un imprenditore di provenienza contadina. Non aveva ideali

sociali, eppure ha combattuto, a modo suo, per un ideale di

riscatto personale. L’alto, invece, anch’esso contadino, combatteva

per gli ideali degli ’altri’ che promettevano una narrazione

rassicurante del vivere. Erano persone completamente diverse, ma

a loro modo, hanno combattuto entrambi. Mi piace pensare che il

nostro tempo, anzichè aggrapparsi alle ideologie, sappia transitare

verso un’idea vera di libertà.
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