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al testo di Luciano Lodoli
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Dodici dicembre sessantanove, ventisei anni contavo e novantacinque giorni, quel giorno che spezzò il nostro divenire. La mia vita non fu più, mai, la vita di prima: non più luogo all'ingenua attesa, non più all'innocenza. Tutti, tutti, conoscemmo la barbarie quel giorno, dei demoni laidi e ingordi della tenera carne dei fratelli. Leviatano orribile, antropofago, tu stato infedele, feristi a morte la tua stessa essenza civile e repubblicana. 12 dicembre 2009 |
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