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al testo proposto da Loredana Villani
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Una come lei Sono uscita,una strega posseduta che caccia l'aria nera,più intrepida di notte che sogna il male,ho fatto il mio dovere al di sopra delle case normali, luce per luce: creatura solitaria, con dodici dita,fuori di sè. Una donna così non è una donna,del tutto. Io sono stata come lei. Ho trovato le caverne calde nei boschi, le ho riempite di tegami,intagli,ripiani, stanzini, sete,innumerevoli oggetti; ho preparato cene per vermi e gli elfi: lamentandomi,riordinando il disallineato. Una donna così è fraintesa. Io sono stata come lei. Ho viaggiato nel tuo carro conducente, ho salutato con le mie braccia nude i villaggi che passavano, imparando gli ultimi luminosi tragitti, sopravvissuta dove le tue fiamme ancora mordono la mia coscia e le mie costole si incrinano dove turbinano le tue ruote. Una donna così non si vergogna di morire. Io sono stata come lei. Tratto da"Una come lei(e altre poesie)" di Anne Sexton edizioni Via del vento Traduzione di Marina de Carneri |
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