Ciao mamma, ti scrivo due righe per ricordarti che ci sei più che mai, che venero ancora la tua partenza compiutasi, in un piccolo sospiro come quella di un passero fulminato dal gelo del tardo inverno. Mi manchi e, con te, papà ma vi penso nella gioia più piena. Domani festeggerò, in qualche modo, il tuo ultimo regalo. Da generosa quale sei non mi hai privato del mio compleanno. Il sole dardeggia sui miei smunti gerani e tu sei nascosta dietro i suoi raggi con lieve vanità. Ci vediamo
Fiammetta
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Nando
- 26/02/2011 10:05:00
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Tenerezza filiale, ricordo affettuosamente maturo; sapiente consapevolezza di una visione di speranza, formidabilmente espressa nel finale: "ci vediamo". Ciao Fiammetta
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Maria Musik
- 26/02/2011 08:25:00
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Non ho mai fatto tanta fatica a commentare un testo. E non perchè non mi piaccia. E’ che, nella mia memoria, non c’è l’immagine di un passero fulminato dal gelo, non sospiri, nulla di così poetico e non vi è alcun pensiero gioioso. Ma mi mancano... tanto... come mancano a te. Ti abbraccio.
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Emanuele Di Marco
- 24/02/2011 11:48:00
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tre anni... amorevole ricordo, tenero e composto. bella, commovente e vera l’immagine, più rondine pascoliana che passero leopardiano, dell’uccellino che mitemente passa dal sonno alla morte.
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