Poso il tempo sulle guance di una nuvola
con le dita impasto
riccioli di memoria
stendo una foglia di follia e l'avvolgo intorno ad un sogno
spezzo un canto per farne briciole notturne, un po' dolci un po' salate, chè si perdano tra le lenzuola dei giorni
prendo un angolo d'aria la impasto con una scintilla d'acqua ed una goccia di fuoco
chiedo alla luce di tardare un poco se può, ed alla luna di raccontarmi una favola, ma lentamente.
Un aroma sconosciuto tinge la pelle di futuro e da lontano note antiche
portano a riva i desideri
Tutto il cosmo è in attesa
il più piccolo atomo freme, particelle a festa giocano ad inventare nuovi elementi.
Non v'è calcolo in tutto ciò nessuna previsione, alcuna regola solo la grazia dell'accoglienza della pazienza, dell'amore l'Essenza.
LieVita la Vita, in un gesto antico come il pane che più del pane sazia. Più del pane, le anime ed i cuori
sposa.
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Luc Laudja
- 01/11/2012 17:14:00
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Versi di Sogno, sì ...non sai quanto è vera questa tua impressione, Chanteloup. Ti ringrazio molto. Luc
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Chanteloup
- 31/10/2012 13:49:00
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Delicata, dolce. I versi sono vaporosi, di sogno, fatti di parole trasparenti e limpide come le immagini che sbricioli scrivendo. Bella, mi hai piacevolmente sorpresa.
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Luc Laudja
- 30/10/2012 14:22:00
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Grazie Loredana S., ma in realtà i miei sono solo pensieri estemporanei di poco conto... inserirli, specie in queste così ’richerchate’ pagine culturali, mi pare un’offesa alla vera poesia.
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Loredana Savelli
- 30/10/2012 07:32:00
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MOLTO BELLA, curata.
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