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al testo di Giulia Archer
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Vivo di rendita di quel raggio di luce che una mattina ha lacerato il cielo. Il vento porta nubi acciaio e arancio verso il paesaggio che abita oltre il colle. Laggiù la vigna freme come il pelo di un cane quando ghiaccia la brina e cerca cibo. Domani piove e cessa il vento ma quel raggio di luce non tramonta, come nei quadri barocchi delle chiese lacera il cielo negli occhi revulsi dei santi. |
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