Uno filma un ragazzo che muore per strada senza aiutarlo qualcuno gioca a fare il razzista e sfotte Anna Frank allo stadio altri ancora spacciando le origini s’ingegnano per dividere il Paese Padri e nonni perché patire tante sofferenze? Perché obbedire a comandanti tiranni subire la vita-morte delle trincee se poi tra questi vostri nipoti così pochi ne sono degni? Perché in questa nostra Italia la storia ancora si ripete e i furbi, imboscati e vigliacchi se la cavano sempre mentre invece chi è mite e onesto deve sempre farne le spese? Forse le sconfitte non sono bastate il fratello disconosce il fratello e molti non hanno compreso che è in questa bieca ignoranza la nostra Caporetto.
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Marco G. Maggi
- 25/10/2017 12:44:00
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Laura, Leopoldo e Salvatore. Grazie per la vostra lettura di un testo che è più un pensiero (e forse proprio tra i pensieri avrei dovuto pubblicarlo) che vera poesia. Ma dentro c’è una grande emozione, e allora mi sono risolto a pubblicarla così
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Salvatore Pizzo
- 24/10/2017 19:25:00
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Magari fosse una Caporetto, questa sconfitta dell’umanità: comunque sarebbe premessa per una vittoria convincente. Ma, purtroppo, questa sembra soltanto una tappa per sconfitte ancor più brucianti a venire. Come dimostrano l’intolleranza galoppante e l’avidità sempre più arrembante... Molto apprezzato l’intento e la verve un saluto
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Leopoldo Attolico
- 24/10/2017 16:42:00
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Linguistica(mente) molto "sentita"da un fervore composto ma sempre incisivo . Un gran bel lavoro !! Grazie leopoldo -
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Laura Turra
- 24/10/2017 09:33:00
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Riflessioni importanti, nell’anniversario di un evento che ha segnato in maniera terribile la storia italiana per l’immane perdita di vite umane (come, del resto, tutta la prima guerra mondiale). Basta essere stati a Oslavia o a Redipuglia per rimanere impressionati (io almeno lo sono stata). Tutti quei nomi che chiedono la pietà di una preghiera, di un ricordo non generico, chiedono anche la promessa di non far più la guerra. La storia dovrebbe insegnare. Dovrebbe. Un carissimo saluto Marco!
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