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al testo di Manuela Giasi
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Orchidee fiorite dietro le finestre chiuse, girandole e gerani sui terrazzi, lame rifulgenti di luce sui vetri che guardano ad oriente, suoni attutiti, richiami di rondoni e fischi impertinenti di merli che non vedi.
L’aria ti sfiora fresca e leggera, non opprimente come sarà più tardi. Ti senti quasi giovane, rinata, nuovi i tendini, i muscoli più elastici.
Dietro la mascherina si fatica ma sulle guance il mattino si risveglia, e ti sorprende l’attimo di presenza leggera e irripetibile.
Anche dal tram si innalza una devozione limpida al mattino, le strade della città come portenti, i giardinetti come perle candide.
Tu, fortunata: questo tepore ti accompagnerà al termine del giorno, come un globulo nascosto, punteggiato d’allegria. |
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