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al testo di Marta Vaccari
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Fin troppo amaro il calice
Ruvido e molesto fu il gesto del disprezzo.
E tu lì in pietà con il cuore che urlava nel costato poi trafitto.
Inginocchiata ad un'icona solo la misericordia quel dì pregò, invocò il cielo.
Mentre la dignità si mise un fazzoletto in bocca per fermare il perdono.
Fin troppo amaro il calice del femminicidio!
...Intanto nel ricordare una processione di tristezze ha i volti delle donne anche se le candele in mano non bruciano il dolore.
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