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Studi sull’isteria d’Impero Romano - XI

Studi sull'isteria d'Impero: La Ricostruzione di Roma
del Dr. Giuseppe Paolo Mazzarello

'Il Curatore sembra un buon diavolo,
oggi mi ha offerto anche un caffè:
mi ha poi sorriso dato che ero un po' giù..
e siam rimasti lì, chiusi in noi, sempre di più..
Da. 'La Ricostruzione Del Mocambo' di Paolo Conte

Abbiamo visto che alcuni diventano buoni soldati, atri in minor numero sono buoni amministratori. Tra i buoni curatori fallimentari, l'unico che ricordiamo è Teodosio. Prenderemmo a prestito le parole di Foscolo: 'Celeste dote è negli umani' per attribuirla a chi riconosce nelle ristrettezze attuali semplici manifestazioni naturali. Le vette della Grecia non sono così difficili da salire. Occorrono buone guide che, a cercarle, si trovano. Leopardi notò che ci 'fere il sol che tra lontani monti cadendo si dilegua e par che dica che la beata gioventù vien meno'. Lo avrà pensato anche Graziano quando riattivò la facoltà di un augusto a proporre la nomina dell'altro. Dall'Occidente, egli inviò Teodosio a contabilizzare le perdite di Tracia e Mesia. Il liquidatore parlò ai Goti. Avete ora le strade, gli acquedotti e le fogne: sapete curare l'amministrazione pubblica necessaria al buon funzionamento dei servizi? Tralasciamo le nostre sconfitte, rinunciamo ad attaccarvi ancora, ma non a vendervi l'organizzazione che vi manca. I Goti divennero così 'foederati' accettarono pure di pagare le tasse. Per qualcosa che vale, uno spende volentieri. I Goti avevano il senso della giustizia ed il loro sovrano era chiamato: 'judex regum'. Il grande fallimentarista alienò parte dell'Armenia ai Persiani, gli avrà venduto anche quella invece di farsi propinare qualche loro mercanzia a peso d'oro. Nel suo libro 'The Great Crash', John Kenneth Galbraith scrisse intorno all crisi finanziaria del 1929. Lo studioso richiama al valore storico della memoria, ma sappiamo che la Storia si dimentica volentieri. A meno che essa non venga vissuta, o rivissuta, sulla propria pelle. Non vorremmo che il mondo Anglosassone mantenesse le distanze dalle esperienze dei sensi. Teodosio elaborò bene le percezioni ed ottenne un buon tono dell'umore, che non può essere tale se si trascura il corpo. 'Buon corpo di sir John, ch'io nutro e sazio,/ Va', ti ringrazio' canta il Falstaff verdiano e noi ringraziamo l'imperatore. Imperatore che restò ben presto solo, poiché Graziano prima e Valentiniano poi rimasero vittime delle congiure di usurpatori vari. Un perito fallimentare non si scompone e Teodosio avrebbe apprezzato i versi di Dante: 'Fama di loro il mondo esser non lassa;/ misericordia e giustizia li sdegna:/ non ragioniam di lor, ma guarda e passa'. Egli ragionò invece sulla propria successione a favore dei figli: Onorio per Occidente ed Arcadio per l'Oriente. Così da potere trapassare in pace in AD 395. Non rimasero in pace le 'universae gentes Gothorum'. Non potevano, non avendo una terra dove vivere da emigranti assorbiti nella cultura Romana se non nei suoi programmi. Quanto ai programmi Romani, non è difficile comprenderli. Volevano dare una onorevole sepoltura al braccio secolare della cultura Romana ed a questo servì, in AD 405, trasferire la capitale Occidentale a Ravenna. . In Oriente, la capitale restava sempre nello stesso posto e, in AD 408 per successione del padre Arcadio, vi si insediò Teodosio II°. Siccome era un bimbo, per un po' lasciò governare la sorella grande. Cresciuto, se la prese col Papa e si occupò di comporre un corpo di leggi che sarà secondo solo a quello di Giustiniano. A Ravenna, Onorio lasciava condurre la politica estera a Stilico. Era, quest'ultimo, un militare in cerca d'autore e trovò il suo ruolo come 'generalissimus'. Non basta il superlativo a fare di qualcuno un imperatore d'appoggio perchè il super generale nasce quando manca il sovrano al quale appoggiarsi. Stilico si appoggiò al re dei Goti, Alarico, che oramai era socio dell'Occidente. Egli scese in Italia, fece il sacco di Roma nel 410 e andò a morire al Sud trovando una tomba artigianale sul fondo del Busento. Con l'operazione 'Alarico', la 'Wermacht' occupò Italia e Roma dopo l'otto Settembre 1943. Nel 'Terzo Reich' si apprendeva la storia meglio che nell'Ultimo Regno. Il nuovo re Goto fu Ataulfoche sposò la figlia di Teodosio I°, Galla Placidia. La bella sposa si recò da Onorio, laddove il Po 's'insala' e, per il suo nuovo popolo, ottenne in dote l'Aquitania. 'L'antico valore' non era ancora morto.

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