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Schistosoma! Chi era costui?

ABSTRACT - Fellow returning from Santo Domingo (Dominican Republic) is convinced he has filariasis but instead has schistosomiasis. In Genoa (Italy), a few general practitioners and assistant doctors deal with the case and formulate the correct diagnosis.

Da molti anni un signore vive tra Santo Domingo (Repubblica Dominicana) e Genova (Italia). Recentemente di ritorno a Genova, inizia a nutrire il sospetto di avere contratto la Filariosi. La sua opinione si basa sull'osservazione personale e la consapevolezza di chi vive in un'area endemica. Lui manifesta gonfiore addominale, edema agli arti inferiori e chiede di essere sottoposto a specifici accertamenti in base a quello che, ormai, è suo convincimento. Spesso in Italia, altri pazienti richiedono accertamenti diagnostici indicati per malattie delle quali soffrono i loro parenti e che temono abbiano colpito loro stessi. Altri ancora dialogano sui loro disturbi con parenti e amici e domandano il loro parere su come gestirli, o ricercano in rete la possibile origine di questi malesseri. Infine, impartiscono ordini al loro medico generico su come debba procedere con loro. Il paziente si è appunto rivolto a noi, in quel momento impegnati in attività di medicina generale, di rimbalzo da una collega ospedaliera che ha smistato a noi l'ordine a lei stessa rivolto. Nel nostro caso, non era proprio possibile un ulteriore smistamento. Comunque, abbiamo ascoltato il desiderio espresso dal paziente non sembrandoci affatto privo di motivazione anamnestica. Infatti, non abbiamo escluso che potesse davvero avere contratto una parassitosi tropicale. Al paziente citato abbiamo poi diagnosticato la Schistosomiasi attraverso la ricerca su siero degli anticorpi specifici, verosimilmente in accordo con physician advocacy. Lui era comunque già stato self-patient advocate. Che cosa sappiamo però a riguardo di quello che pensano i bambini sui loro malanni, sugli accertamenti da fare, sulle cure loro proposte, per non dire degli ospedali presso i quali essere eventualmente ricoverati? Sono loro stessi self-patient advocate, o sono i loro genitori patient advocate, o sono i loro medici generici physician advocate? La loro situazione non sembra la stessa degli adulti. 'Vox populi, vox Dei': nei casi citati, sembra prevalere l'opinione di Alessandro Manzoni che non sia tutto oro quello che cola dall'opinione pubblica. In altri casi o in altre fasi storiche, su questa stessa citazione, potrebbero prevalere i giudizi di altri; probabilmente quando 'il buon senso abbia lasciato il suo nascondiglio, persa la sua paura del senso comune.' Al paziente abbiamo prescritto il Praziquantel a uso umano, rinvenibile in Svizzera o in Vaticano, ma il paziente ci è sfuggito per rifugiarsi nuovamente presso i colleghi ospedalieri e prima di recarsi per l'ennesima volta a Santo Domingo. Sarebbe interessante verificare un eventuale miglioramento dopo terapia, essendo tra l'altro difficile risalire all'epoca di avvenuta infezione. Il paziente è solito prendere i bagni in acque di qualsiasi tipo, questo sia detto a possibile spiegazione di una sua predisposizione a infestarsi: senza, per questo, volere dire che 'si sia dato cagione' di questo guaio. Per colpa o senza colpa, a medici o a pazienti, quando vengono 'la fiducia in Dio raddolcisce i loro guai.'

 Lorenzo - 08/11/2023 03:59:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo » ]

Articolo molto divertente e ironico, perché anche nei bei anni 60 medici conociuti ponevano le stesse osservazioni sugli ordini dei pazienti.Oggi con il Dott Google siamo tutti sapienti

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